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Caos nei trasporti, treni fermi oggi e domani

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Oggi scatta la protesta dei sindacati di base che si riconoscono nel Comitato 12 gennaio e che tornano a bloccare i treni per protestare sulle condizioni di sicurezza. Lo sciopero sarà di otto ore, dalle 9 alle 17, in tutta Italia tranne che nel Lazio dove è in programma per venerdì 13 uno sciopero regionale, dalle 9 alle 17, dei confederali. Le organizzazioni di base hanno risposto picche alla Commissione di garanzia che ha bocciato come irregolare la protesta a causa «del grave danno che ne deriverebbe all'utenza a motivo di un'interruzione di due giorni consecutivi del servizio pubblico del trasporto nazionale e internazionale». A scioperare sono anche i camici bianchi. Il motivo è lo stesso: il rinnovo del contratto. Un febbraio di disagi rischia di travolgere la sanità con ben tre scioperi dei medici pubblici: il 13 ed il 27 e 28. La decisione, dopo giorni di minacce, è arrivata ieri dall'Intersindacale, il cartello che riunisce tutte le sigle presenti nel tavolo contrattuale dei medici. La protesta arriverà se entro il 10 di febbraio non sarà sottoscritta l'intesa per il secondo biennio contrattuale. Il 25 gennaio i medici invece svolgeranno un sit-in di protesta di fronte ai ministeri della Salute e della Funzione Pubblica. Gli scioperi non si realizzeranno in Piemonte dove per le Olimpiadi le proteste saranno sospese dal 31 gennaio al 23 marzo (fatta eccezione di un giorno solo, il 4 marzo). La ragione della protesta, hanno spiegato tutte le sigle in una nota congiunta, «è l'intollerabile ritardo nello sviluppo delle trattative per il rinnovo del Contratto relativo al biennio economico 2004-2005, già scaduto il 31 dicembre dello scorso anno, che impedisce di affrontare temi di grandi importanza per l'organizzazione del lavoro quali la tutela dell'urgenza e la valorizzazione delle competenze professionali».

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