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Ferrovie, ancora proteste dei sindacati Atteso un giro di poltrone ai vertici

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Non si placano le polemiche, soprattutto sul fronte politico, divampate dopo gli incidenti e i disservizi delle ultime settimane e, intanto, è in arrivo una nuova ondata di scioperi. A cominciare da quello confermato da Sult, Cub e dal "Coordinamento 12 gennaio" (8 ore dalle 9 alle 17) per domani, nonostante la bocciatura della Commissione di garanzia, e quello di venerdì 13, al momento confermato da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Fast e Orsa, dei ferrovieri del compartimento del Lazio. Così come rimane in piedi lo sciopero nazionale del 27 gennaio indetto sempre dalle sei sigle. Ma, soprattutto in queste ore, i riflettori sono tutti puntati sui prossimi passi che intende muovere il presidente e amministratore delegato delle Fs spa, Elio Catania. Al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi, che ha chiesto di accertare le responsabilità manageriali degli ultimi eventi e di assumere le conseguenti decisioni, Catania ha risposto annunciando un giro di vite con nuovi provvedimenti organizzativi che verranno assunti a breve. Provvedimenti che dovrebbero innanzitutto comportare un giro di poltrone tra i dirigenti della "seconda linea". E non solo. Il tam tam di queste ore non esclude, al momento, un ricambio ai vertici di Trenitalia, la società guidata dall'ad Roberto Testore.

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