Metalmeccanici vicini a 100 euro di aumento
Potrebbe essere questa la possibile formula per porre fine alla vertenza per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici. La trattativa riprende, però, domani- in corrispondenza dell'avvio della tornata di scioperi a livello territoriale - e potrebbe essere ancora presto parlare di rush finale. Ma la grande novità rispetto alle ultime settimane è la ritrovata unità dei sindacati e la disponibilità di Federmeccanica a salire sopra i 76 euro di aumento, finora soglia invalicabile per gli industriali. La chiave di volta per sbloccare la situazione potrebbe essere proprio quella di un prolungamento del periodo di vigenza contrattuale, proposto dalla Fiom nel corso dell'ultima riunione unitaria delle tre segreterie sindacali. Secondo i calcoli fatti dalle parti, sei mesi in più permetterebbero a Federmeccanica di accettare un aumento di circa 91 euro (che corrisponderebbero ai 76 euro riconosciuti senza proroga contrattuale, visto che ogni mese in più di contratto costa 2,5 euro). Un allungamento di un anno porterebbe a un aumento di 106 euro. Federmeccanica ha già detto di essere disposta - a certe condizioni - ad andare oltre la cifra di 76 euro. Dal canto loro i sindacati confermano la loro richiesta di un aumento di 105 euro, anche se il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi, ha spiegato che inaccettabile sarebbe scendere sotto i 100 euro. A questo punto, salvo sorprese, appare probabile che il punto di accordo possa trovarsi proprio sulla cifra di 100 euro. La chiusura è invece netta da parte di Federmeccanica sulla richiesta di Fiom, Fim e Uilm, per 25 euro aggiuntivi a titolo di produttività per i lavoratori che non hanno la contrattazione integrativa. Anche qui, però, si profila una mediazione, come anche sul fronte apprendistato fermo alla discussione sula quantità e la qualità della formazione.