Conti pubblici, questa volta l'Europa ci promuove
Verso il via libera alla Finanziaria 2006. Il rapporto tra deficit e Pil sarà ridotto dal 4,2 al 3,8%
Nell'occasione si prevede che la Commissione europea ufficializzerà il proprio "via libera" alla manovra di bilancio di quest'anno, dopo che nei giorni scorsi gli esperti di Bruxelles avevano già dato il loro nulla osta - sotto il profilo tecnico - alle misure di correzione del deficit pubblico varate dal governo. Per sancire l'importanza dell'incontro, è stato inoltre previsto che Tremonti e Almunia si intrattengano, al termine del meeting, brevemente con la stampa. Un'ipotesi, questa, avanzata del resto già dallo stesso Almunia, a inizio dicembre, quando per la prima volta giunse a sbilanciarsi in un giudizio favorevole sulla manovra. «Continuiamo a ricevere dettagli e penso che le cose vadano nella buona direzione. Spero che alla fine potremo dare un giudizio positivo, in linea con la raccomandazione dell'Ecofin» che, a luglio 2005, ha chiesto all'Italia di tagliare il rapporto deficit-pil 2006 al 3,8% (dal 4,3% previsto dell'anno scorso), aveva dichiarato il commissario spagnolo dopo avere visto Tremonti a margine del consiglio dei ministri delle Finanze. Almunia aveva poi aggiunto: «Con Tremonti ci vedremo a gennaio per valutare l'impatto delle misure (adottate per ridurre il deficit, ndr) sui conti del 2006», e alla fine dell'incontro, che «sarà seguito da un'apparizione pubblica, spero che sia Tremonti che io potremo darvi buone notizie». Il copione quindi, a meno di imprevedibili colpi di scena dell'ultimo minuto, si avvia ad essere rispettato. Il governo italiano, in realtà, avrebbe avuto tempo fino al 12 gennaio per presentare le misure anti-deficit, ma il plico contenente sia la Finanziaria ormai approvata dal Parlamento, sia il Programma di stabilità dell'Italia, aveva preso la via di Bruxelles già poco prima di Natale. Costringendo così i tecnici di Almunia a fare alcuni straordinari durante le vacanze per valutare tutte le misure correttive introdotte in Finanziaria da Tremonti dopo che questa era stata presentata, per la prima volta, a fine settembre. L'entità complessiva della manovra, a seguito dei tre interventi aggiuntivi effettuati dal ministro dell'Economia al testo iniziale, è lievitata a oltre 27 miliardi, di cui 20 miliardi destinati alla correzione del disavanzo.