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Alitalia vola alto a Piazza Affari

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La Borsa premia l'ingresso di nuovi soci e il piano di rilancio di Cimoli

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Il mercato ha premiato anche ieri l'ingresso dei nuovi investitori - i fondi Walter Capital Management (secondo azionista con l'8%), la Banca Centrale norvegese e Mellon Financial - e scommette sul piano industriale. Dopo i rialzi di lunedì (+2,46%), il titolo è balzato oltre il 10%, superando la soglia di un euro, per chiudere a 1,058 euro con un +9,39%. A fianco di questo exploit, è arrivata la conferma della fiducia nel management e nel numero uno Giancarlo Cimoli dal ministro del Welfare, Roberto Maroni, secondo il quale il manager è «la persona giusta per vincere la sfida del rilancio della compagnia. Non vedo francamente chi meglio di lui potrebbe in questo momento gestire Alitalia». Momento, questo, che vede Cimoli concentrato sul primo, imminente obiettivo del 2006: acquisire la compagnia Volare. L'esito della gara si conoscerà il 15 gennaio. In Alitalia sono convinti che l'offerta di 38 milioni di euro - superiore a quella delle concorrenti AirOne (29 milioni) e Meridiana (23 Milioni) - non graverà particolarmente sui conti dopo la ricapitalizzazione. In attesa del rilancio, previsto nel 2007, l'Alitalia ora deve consolidare i risultati raggiunti l'anno scorso, dal taglio delle spese (vuole raggiungere 330 milioni di risparmi), alla riduzione del personale. Il 2006 sarà l'anno di un ritorno all'utile, «è un trend» aveva detto a novembre Cimoli, che intende mantenere fede al suo piano industriale di cui «sono state apprezzate fondatezza, serietà ed efficacia» aveva scritto in una lettera ai dipendenti agli inizi di dicembre. Business plan che è stato giudicato ieri dal quotidiano londinese "Financial Times" «ambizioso» con obiettivi di utile e di margine operativo ancora non certi. Il quotidiano ha inoltre ricordato che nel 2005 le azioni hanno perso metà del loro valore ed il 90% negli ultimi 5 anni. Ieri, invece, le azioni della compagnia hanno raggiunto sul finire delle contrattazioni oltre gli otto punti percentuali di aumento tanto da essere congelate per eccesso di rialzo. Prima di essere bloccati i titoli Alitalia hanno toccato +10,32% a 1,06 euro, tra scambi di oltre 53 milioni di pezzi - pari allo 0,38% del capitale - per un controvalore di 54 milioni di euro. Ma intanto, ieri, i lavoratori di Alitalia hanno chiesto una «immediata» riapertura del confronto con la compagnia per adeguare le retribuzioni visto che la moratoria sul congelamento della parte economica è scaduta «improrogabilmente» il 31 dicembre 2005. Ricordando lo sciopero del personale del 19 gennaio, i sindacati hanno chiesto un cambio di rotta ribadendo la drammaticità dell'organizzazione interna, della presenza sul mercato, delle prospettive di business connesse con il futuro rinnovo della flotta.

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