Lo Stato spende troppo

Ma il bilancio tra le entrate e le uscite di cassa del settore statale si chiude nel 2005 con un rosso in decisa crescita. Il peggioramento, nonostante un dicembre d'oro, è di 19,7 miliardi rispetto ai 50,1 segnati a fine 2004. Il saldo torna così ai livelli 1996, pur rimanendo lontano dal record del 1992. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, chiude quindi i conti del 2005. E lo fa con un dicembre d'oro per il settore statale. La cassa registra nell' ultimo mese un avanzo di 20 miliardi di euro: lo Stato, in pratica, incassa 20 miliardi più di quanto non spende. Così il fabbisogno cumulato scende vertiginosamente rispetto ai 74,5 miliardi di fine novembre. Il 2005, però, si ferma a 60 miliardi perchè a ridurre l' effetto positivo dell' avanzo di dicembre ci sono i conti di Ispa, o meglio la stima della variazione dei depositi postali e prestiti contratti da Infrastrutture spa per la Tav. È un fardello che appesantisce i conti dell'anno di 5 miliardi e che si scaricà sul conto finale. Senza questo, grazie ai risultati dell' ultimo mese, il fabbisogno sarebbe sceso a 54,5 miliardi di euro.