L'auto frena ma la Fiat corre
A dicembre immatricolazioni in calo del 6,3%. Il Lingotto sale del 3,5%
A Piazza Affari l'anno si apre in crescita per il titolo Fiat, in progresso dell'1,48% a 7,46 euro, mentre è fissato per il 30 gennaio il consiglio di amministrazione che dovrà esaminare i conti del quarto trimestre e dell'intero 2005. Le vendite a dicembre per la casa torinese sono andate in controtendenza rispetto al calo del 6,3% registrato dal mercato automobilistico italiano (-1,35% nell'intero 2005 secondo i dati Unrae diffusi ieri): le immatricolazioni sono state infatti 41.404, il 3,5% in più dello stesso mese del 2004 e la quota si è attestata al 29,4%, contro il 26,6% di dicembre 2004 e il 30,1% di novembre 2005. Complessivamente nell'intero 2005 il gruppo torinese ha immatricolato 625.137 auto, l'1,49% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, e ha conquistato il 28%, in linea con il 28,02% registrato nel 2004. La Grande Punto continua a riscuotere successo: gli ordini sono 88 mila, il 45% dei quali al di fuori dell'Italia. A dicembre i risultati sono stati particolarmente positivi per il marchio Fiat, al sesto mese consecutivo di crescita: i volumi sono aumentati del 6% rispetto allo stesso mese del 2004 e la quota è stata del 22,4%, in crescita di 2,6 punti percentuali. La Punto è la vettura più venduta del mercato seguita dalla Panda, leader del suo segmento con il 39,4% di quota, mentre la Fiat Idea, con il 23,3% di quota, è il monovolume compatto più venduto. Fiat Croma è la seconda vettura più venduta del suo segmento con il 12,2%. Leggera flessione a dicembre per Lancia, che ha chiuso con una quota del 4%, mentre Alfa Romeo ha ottenuto il 3%, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso mese di un anno fa. L'Alfa 147 risulta tra le vetture più vendute del segmento C e prosegue positivamente la raccolta ordini della 159, vicina alle 14.000 unità a tre mesi dall'inizio della commercializzazione. Sul fronte sindacale rimangono le preoccupazioni sugli esuberi. L'anno si è chiuso con l'incontro fra i tecnici del Lingotto e quelli del ministero del Welfare: l'azienda si è riservata di dare una risposta sugli strumenti indicati dal ministro Maroni per la gestione dei lavoratori considerati in eccedenza, soprattutto impiegati. Sul problema degli esuberi Fiat la Fismic ha organizzato per il 4 a Torino una manifestazione davanti alla sede regionale della Rai.