Ferrovie, scontro sui disservizi
Per la Fit Cisl la crisi del sistema ferroviario ha raggiunto livelli insostenibili e per questo ha chiesto al Governo di aprire immediatamente un tavolo di confronto sulla questione a partire dai temi della sicurezza. Ad alzare il tiro sono il segretario generale dei lavoratori dei trasporti della Cisl, Claudio Claudiani e il responsabile del settore Vito Tedesco. Il sindacato ricorda la rottura delle trattative sulla sicurezza nei giorni scorsi e la proclamazione di uno sciopero di 24 ore a partire dalle 21 del 26 gennaio. Le continue soppressioni di treni - ha detto Tedesco - e i pesanti disservizi degli ultimi tempi, la dicono tutta sulla confusione che regna nel Gruppo FS. Una situazione che allontana le Ferrovie dal mercato, le espone alle critiche più accese da parte delle regioni e della clientela, soprattutto a carattere locale, mentre acuisce e rende intollerabile il disagio per gli oltre 90.000 ferrovieri, che sono impegnati nella ricerca di uno sviluppo del settore che appare compromesso da atteggiamenti ondivaghi e incomprensibili dell'azienda«. La questione ferroviaria ha aggiunto il numero uno della Fit, Claudiani, è una priorità strategica per la mobilità in Italia. Non può continuare l'inerzia degli ultimi tempi, che aggrava la situazione e aumenta la frattura tra le Fs e il mercato, basti pensare all'offerta di servizi largamente insufficiente in tutte le aree di prodotto, dal traffico a media e lunga percorrenza, a quello regionale, a quello delle merci, per non dimenticare i fattori di qualità, di puntualità, di affidabilità del sistema, ridotti ormai ai minimi termini». Critiche in parte raccolte dall'amministratore delegato di Trenitalia, Roberto Testore, che in un'intervista alla Stampa ha risposto alle lamentele dei cittadini, annunciando al più presto grandi miglioramenti sulle linee italiane.