di FILIPPO CALERI UNA CESSIONE di immobili di proprietà di Telecom Italia per un miliardo di euro.
Insieme al via libera a nuove emissioni fino a un massimo di 4,5 miliardi di euro. Questi i punti dell'ordine del giorno che ieri, il consiglio di amministrazione della compagnia telefonica di Marco Tronchetti Provera, ha discusso e approvato. Dalla vendita degli asset immobiliari, che rientra in un processo di valorizzazione e ottimizzazione del patrimonio immobiliare, Telecom stima un incasso complessivo di 1.090 milioni di euro. L'operazione prevede la vendita a una joint venture, controllata al 65% da Morgan Stanley Real Estate Funds e partecipata al 35% da Pirelli Re, di oltre 900 immobili per un valore complessivo di 790 milioni di euro. Saranno ceduti, inoltre, altri 400 immobili per 300 milioni di euro a una seconda joint venture controllata al 65% da Cypress Grove International e partecipata al 35% sempre da Pirelli Real Estate. L'esecuzione dell'operazione è prevista per tranche tra la fine del 2005 e giugno 2006. Fusione con Telecom-Tim. Il cda ha dato il via libera per incorporazione di Tim Italia spa in Telecom Italia Spa, facendo seguito all'approvazione del progetto di fusione già annunciato l'otto novembre scorso. Un'analoga determinazione è stata assunta dal consiglio di amministrazione di Tim Italia spa. L'operazione costituisce il naturale completamento, sotto il profilo societario, del processo di integrazione avviato lo scorso anno e ha ricondotto la gestione e lo sviluppo dei servizi di telecomunicazioni fisso e mobile e dei servizi internet in un'unica unità operativa. Prestiti obbligazionari. I consiglieri hanno, infine, approvato il rimborso anticipato del prestito obbligazionario a tasso variabile con scadenza 29 ottobre 2007 denominato «Telecom Italia spa euro 1.000.000.000 Floating Rate Notes due 2007». Il rimborso sarà effettuato utilizzando i proventi del prestito obbligazionario di pari importo lanciato il 29 novembre e finalizzato il sei dicembre 2005. Il rimborso avverrà il 29 gennaio 2006. Contestualmente, il consiglio di amministrazione ha autorizzato l'emissione nel 2006 di prestiti obbligazionari non convertibili fino a un massimo 4,5 miliardi di euro. In questo modo la società disporrà degli strumenti più efficaci per un rapido ed efficiente accesso al mercato dei capitali.