Unipol non si arrende
L'Opa andrà in porto
La fuga di notizie sulle indagini alla scalata Bnl e i ritardi sulle autorizzazioni delle Autorità competenti vengono viste come un tentativo di ostacolare l'operazione che, assicurano da Via Stalingrado, andrà avanti comunque, qualsiasi sia il destino del Governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio. «Auspichiamo che le Autorità assumano una decisione: tempi lunghi sono dannosi per Unipol come per Bnl. Fanno male a tutti, al mercato come alle aziende». A parlare è il consigliere Unipol Claudio Levorato, presidente di Manutencoop che sottolinea come la compagnia bolognese intenda andare avanti, sostenuta dalle cooperative azioniste attraverso Holmo e dal mercato. Anche i vertici Bnl concordano sul fatto che cinque mesi per concedere le autorizzazioni siano un lasso di tempo assurdo, che finisce per danneggiare in modo pesante la banca romana. Unipol ieri ha verificato con le banche la possibilità di prorogare le garanzie bancarie in merito al pagamento del corrispettivo delle azioni Bnl che saranno portate in adesione all'opa. Le garanzie attuali, già prorogate a fine novembre, scadono il 30 dicembre e se per allora l'operazione non sarà partita la compagnia assicurativa ha già raggiunto un accordo per la loro proroga senza un aggravio degli oneri. «Lo slittamento al 2006 per l'avvio dell'operazione non è un ostacolo insormontabile, anche se faticoso per uomini che da mesi lavorano alla preparazione della documentazione per le Autorità - dice Levorato - Quello delle procedure giudiziarie è un altro canale e ha tempi diversi rispetto alle procedure amministrative. Se la risposta sarà negativa e Unipol individuasse delle lesioni dei propri diritti - ipotizza il consigliere di Unipol - le Autorità potrebbero venir chiamate a rispondere delle proprie decisioni presso la giustizia amministrativa», La speranza, a Bologna, è che la giustizia chiarisca presto la correttezza dei vertici di Unipol, dopo che il presidente Giovanni Consorte e l'amministratore delegato Ivano Sacchetti sono stati iscritti nel registro degli indagati. «Quando emergerà qualcosa dalla giustizia penale vedremo - sottolinea Levorato - L'importante è non fare ora giustizia sommaria». Il consiglio d'amministrazione di Unipol non ha a breve appuntamenti prefissati, mentre potrebbe riunirsi il cda della controllante Holmo per fare il punto della situazione alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda. Da un lato, spiega Levorato, per avere chiarimenti sull'operato del management e dall'altro per far emergere le motivazioni profonde del mondo cooperativo nei confronti dell'operazione. «Ci interessa che il pubblico e il mondo dei risparmiatori che ci ha dato fiducia, capisca che Unipol-Bnl è un'operazione che serve all'economia reale - conclude Levorato - non ci va di essere confusi con degli speculatori finanziari».