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Trichet: vigileremo sui regali a Fazio

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Nella riunione del direttivo tenutasi giovedì a Francoforte, molti colleghi di Fazio hanno chiesto informalmente al presidente Jean-Claude Trichet di tornare a valutare la posizione del governatore in merito ai regali che avrebbe ricevuto da Fiorani. Regali che, secondo le stime formulate da alcuni quotidiani, potrebbero raggiungere un valore di alcune decine di migliaia di euro; e potrebbero quindi porre Fazio nella condizione di avere violato il «codice etico» dell'Eurotower, secondo il quale i doni, per potere essere accettati, devono essere di «valore trascurabile». Se la vicenda dei doni natalizi, tuttavia, si gioca a livello eminentemente etico e impegna quindi soprattutto moralmente i membri del Consiglio direttivo che hanno sottoscritto il «codice di condotta» della Bce, l'eventuale accertamento del reato di «insider trading» potrebbe rappresentare invece una violazione dei Trattati europei, in particolare dell'articolo 38 - relativo al «segreto professionale» - dello statuto del sistema europeo delle banche centrali inserito, a sua volta, nel Trattato di Maastricht. L'articolo 38 recita: «Ai membri degli organi di governo e ai dipendenti della Bce e delle banche centrali nazionali è richiesto, anche dopo avere cessato le proprie funzioni, di non divulgare informazioni coperte dall'obbligo del segreto professionale». Inoltre, «i membri del Consiglio direttivo non devono usare informazioni confidenziali alle quali hanno accesso per effettuare operazioni finanziarie, sia direttamente che indirettamente o attraverso terzi». Inoltre, «il segreto professionale richiede la non divulgazione di informazioni riservate. I membri del Consiglio direttivo devono adottare tutte le misure necessarie per assicurare che anche le persone che hanno accesso alle loro informazioni rispettino il segreto professionale». A proposito dei regali, invece, Trichet ha avvertito che questi non sono ancora provati. «Ma se lo fossero, e insisto qualora lo fossero - ha detto - sarebbero contro il codice di condotta dei componenti del Consiglio e la Bce chiederebbe un chiarimento». A chi gli ha chiesto se fosse «molto arrabbiato», Trichet si è limitato a rispondere: «Sono in una situazione in cui devo essere impenetrabile».

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