Bpi, impugnato il bilancio 2004
L'ex amministratore delegato di Bpi verrà interrogato oggi nel carcere di San Vittore dal gip Clementina Forleo. Con la Forleo, ci saranno anche i magistrati titolari dell'inchiesta, il procuratore aggiunto Francesco Greco e i pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti. Le accuse mosse contro Fiorani sono pesanti: associazione a delinquere finalizzata al conseguimento di profitti illeciti stimati in diverse centinaia di milioni di euro. Al solo ex ad sarebbe stata attribuita la disponibilità di 70 milioni. Nel mirino della magistratura anche i rapporti tra Fiorani e Bankitalia. Oltre a Fiorani, oggi verrà ascoltato anche l'ex direttore finanziario di Bpi, Gianfranco Boni. Ieri, invece, è stato il giorno di Fabio Massimo Conti, consigliere di Bipielle Suisse e di diverse società del gruppo Bpi, oltre che gestore del fondo Victoria Eagle. Conti, arrestato martedì scorso, è stato interrogato per 6 ore nel carcere milanese di San Vittore dai pm Fusco e Perrotti e dal gip Forleo. Ieri, dopo il crollo degli ultimi due giorni, il titolo Bpi è tornato a salire in Borsa. Si è insomma fermata la pioggia di ordini di vendita che ha interessato Banca Popolare Italiana dopo l'arresto di Fiorani. Tuttavia, a turbare la giornata è arrivata la notizia dell'intenzione della Consob di avviare la procedura di impugnazione del bilancio 2004 di Bpi. La Consob ha rivelato che i bilanci d'esercizio e consolidato di Bpi al 31 dicembre 2004 risultano in buona sintesi censurabili sotto diversi profili a partire dalla mancata contabilizzazione di alcuni contratti derivati fino ad arrivare alla mancata contabilizzazione delle garanzie di rendimento riconosciute ad alcuni clienti e degli accantonamenti a fronte della potenziale perdita stimabile. Logico, quindi, che il titolo Bpi abbia rimbalzato ieri in Borsa, assestandosi, a fine giornata, ben al di sotto dei massimi (ha sfiorato il +6% a 6,84 euro) e chiudendo al 2,77% a 6,59 euro. Dopodomani si riunirà il Cda che, prendendo in esame la comunicazione della Consob, passerà alla predisposizione di nuovi bilanci d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2004, in modo da rettificare i precedenti bilanci tenuto conto delle osservazioni avanzate dalla Consob. Ieri, infine, il Codacons ha annunciato una maxicausa di risarcimento danni pari a un miliardo di euro. «Chiederemo ai giudici di Milano - ha detto il presidente Renzi - un risarcimento di un miliardi per conto della collettività degli utenti italiani di servizi bancari, per i costi gonfiati dei conti correnti, che hanno prodotto esborsi ingiusti a danno dei clienti». Dan. Dim.