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Dopo la bufera, ancora un crollo in Borsa

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Un quadro ancora negativo, quindi, mentre non si arrestano le voci, senza conferme, di un possibile intervento di altri istituti di credito italiani per rilevare la banca. Il mercato teme che la pulizia di bilancio avviata dal nuovo vertice possa non bastare e che l'azione dei magistrati possa far emergere altre situazioni a rischio. Partito già in decisa perdita, il titolo è rimasto in territorio negativo per tutta la seduta, accentuando le perdite nel finale e chiudendo in calo del 7,41% a 6,42 euro, perdendo così in due sedute dopo l'arresto di Fiorani quasi il 12%. A passare di mano, nella giornata odierna, è stato il 2,2% del capitale sociale ordinario. I nuovi vertici della Bpi sottolineano comunque i punti di forza dell'istituto a partire dalla capillare rete di distribuzione e il lavoro di pulizia fin qui svolto mettendo l'accento sulla separazione fra i comportamenti individuali e quello dell'azienda. Alla domanda a quanto ammontino le perdite finanziarie dell'istituto, Gronchi ha spiegato che fino ad ora si parla di 40 milioni di euro. Sul tavolo del dg restano i dossier più scottanti, a partire da quello Rcs con la quota data in pegno da Ricucci in cambio del finanziamento concesso dalla ex Lodi. Gronchi potrebbe essere nominato nel nuovo consiglio amministratore delegato, mentre Piero Giarda andrà a ricoprire la carica di presidente.

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