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di FILIPPO CALERI PORTA ancora verso l'Est europeo, e in particolare nei Balcani, la strada dell'espansione ...

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Che con l'incasso dei 17 milioni di euro si porta a casa una plusvalenza di 11 milioni di euro. Il contratto è stato firmato a Roma nella sede dell'istituto per il commercio estero. Il prezzo per l'operazione, che prevede il passaggio delle quattro filiali di Bia al gruppo torinese, è pari a «40 milioni di euro più l'utile di quest'anno» ha spiegato per conto del San Paolo Imi Giuseppe Cuccurese, specificando però che l'acquisizione dovrà comunque essere approvata dalle rispettive banche centrali. La quota residua della Bia , e dunque il 20%, resterà alla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers), che ieri ha firmato degli accordi di governance con il nuovo azionista di maggioranza. L'investimento albanese rappresenta per il gruppo presieduto da Enrico Salza «il consolidamento della propria presenza nei mercati strategici dell'Est Europa, in cui si prevedono alti tassi di crescita e dove il gruppo è già presente con partecipazioni in Ungheria tramite Inter-Europa Bank (85,9%), in Romania attraverso San Paolo Imi Bank Romania (98,6%) e in Slovenia tramite Banka Koper (63,9%)». Il disimpegno di Capitalia, invece, non è da considerare una retromarcia. «L'operazione risponde alle linee guida del piano industriale 2005-2007 che prevedono una razionalizzazione del portafoglio partecipazioni» ha precisato ieri il gruppo bancario romano. Se l'influenza dei banchieri d'Italia cresce a Est il prossimo obiettivo sono i paesi mediterranei. Il San Paolo Imi, in questo, è stato un pioniere con l'acquisto nel 1999 del 5,61% della Banque Arabe Internationale de Tunisie, prima banca privata del Paese nordafricano. Ma altre banche hanno intrapreso la stessa strada: in prima fila Unicredit (presente in Turchia, Israele, Marocco), e cora Meliorbanca, il Monte dei Paschi, o il Credito emiliano. Ed è folta la schiera degli altri paesi del Nord Africa incamminati verso una fase di sviluppo che potrebbe essere molto promettente per il business del credito: dall'Algeria alla Libia, dall'Egitto al Libano, tutti paesi dove per il momento le banche italiane sono presenti con agenzie, filiali o uffici di rappresentanza.

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