Bruxelles e Unipol, sentenze annunciate
Qui, in Italia, invece, gli annunci arrivano come al solito per le vie traverse. È il caso delle Procure di Roma e Milano che indagano sulle scalate ad Antonveneta e Bnl, dove sarebbero indagati per aggiotaggio anche i vertici dell'Unipol, la compagnia in attesa dell'ultima autorizzazione per scalare la Banca Nazionale del lavoro. Mentre il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi faceva appello a una maggiore etica in economia, ieri a mercati finanziari aperti si è assistito a un inquetante balletto di indiscrezioni giornalistiche sui presunti indagati, smentite dei diretti interessati e nuove conferme (anche in questo caso proventi da ambienti giudiziari). Il tutto senza che la Consob o alcuna altra autorità chiamata a vigilare sui mercati abbia detto una sola parola. Ieri il titolo ha perso l'1,34%, scendendo a 2,34 euro. Solo in serata si è appreso ufficialmente che non Consorte e Sacchetti, ma l'Unipol come persona giuridica è indagati a Milano per violazione della legge 231, per responsabilità oggettiva: non avrebbe predisposto il modello organizzativo adatto a prevenire la commissione di reati. La procedura Ue. «Procederemo contro la Banca d'Italia come facciamo con qualsiasi altro caso di infrazione, secondo la prassi». Il Commissario Ue al Mercato interno, Charlie McCreevy, ha legato così - per la prima volta - la sua attesa procedura d'infrazione per la vicenda delle Opa bancarie, direttamente all'istituto guidato da Antonio Fazio. Ma secondo il regolamento comunitario, nei casi di procedura di infrazione Bruxelles non può procedere contro singoli istituti, bensì solo contro gli stati membri dell'Unione. La proposta sarà comunque esaminata dalla Commissione il 13 dicembre prossimo, a Strasburgo. Al centro del "processo" c'è una presunta discriminazione operata da Fazio nei confronti degli aspiranti acquirenti esteri delle banche italiane Antonveneta (poi conquistata dall'olandese Abn Amro) e Bnl (dove l'offerta della spagnola Bbva è stata invece respinta dal mercato). Assalto a Bologna. Su numerosi giornali, il verdetto su Consorte e al numero due dell'Unipol Ivano Sacchetti è già stato scritto. Si va dall'aggiotaggio e presunti arricchimenti illecciti fino all'ipotesi di aver concertato con gli immobiliaristi del Contropatto Bnl la scalata alla banca guidata da Luigi Abete. Ipotesi tutte respinte dal legale dei due manager, il prof. Filippo Sgubbi, che in una nota in serata ha precisato come tutte le operazioni, comprese quelle a titolo personale, siano state svolte nel pieno rispetto delle regole di correttezza e legalità. Ma il processo mediatico