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di GIIOVANNI LOMBARDO NUOVE nubi su Alitalia.

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I sindacati chiedono inoltre l'apertura immediata di un tavolo di confronto a Palazzo Chigi. Un richiamo condiviso anche dal ministro del Welfare, Roberto Maroni che, «di fronte ad una situazione grave che rischia di vanificare i buoni risultati ottenuti con l'aumento di capitale», si dice «molto preoccupato» e ritiene necessario che vengano convocati subito il presidente e ad Giancarlo Cimoli e i sindacati «per capire cosa sta succedendo». L'Anpac, l'associazione profesionale dei piloti, rileva invece che «dopo il grande successo» della ricapitalizzazione «appare» decisamente poco credibile l'aspra critica all'operato del vertice della compagnia. Secondo l'Anpac «è una posizione incomprensibile per chi è chiamato a difendere i lavoratori di Alitalia ed il futuro delle loro famiglie». Nuovi scioperi. Le relazioni industriali tra compagnia e sindacato sono state interrotte e nelle prossime ore le organizzazioni renderanno noto il calendario dei nuovi scioperi che saranno proclamati nell'ambito del pacchetto di 72 ore di mobilitazione già preannunciato. «Questo vertice non gode più della fiducia dei lavoratori e dei sindacati» ha spiegato ieri il responsabile della Fit Cisl, Claudio Genovesi. «Questo interlocutore non lo riconosciamo più» ha aggiunto per la Filt Cgil, Roberto Scotti. «Nessuna categoria è ormai disposta a dare altro denaro in questa situazione» ha detto il presidente di Unione Piloti, Massimo Notaro. «Quello che è stato perseguito fino ad ora non è il rilancio dell'azienda ma il suo esatto contrario» ha sottolineato per l'Ugl, Roberto Panella. Il malcontento dei confederali viene accolto con «stupore» dal Sult che invita però i sindacati a «disdire gli accordi firmati con Cimoli». Scontro tra piloti. Le rappresentanze di categoria della Gcil, Cisl, Uilt, Ugl e Unione Piloti si sono uniti in un coordinamento per fare fronte unico e «rispondere alla forte esigenza di coesione» della categoria e del sindacato. Il nuovo coordinamento, Piloti Italiani Uniti, dicono, rappresenterà il 65% della categoria. Il restante 25% è appannaggio dell'Anpac mentre un altro 10% dei piloti non è iscritto ad alcun sindacato. Pronta la replica dell'Anpac che si definisce l' «associazione dei piloti più rappresentativa in Italia» con il 50% della categoria iscritta e definisce «patetico» ed «improbabile» il nuovo coordinamento dei piloti.

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