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Banche da record, la Borsa ritrova il sorriso

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Dal 2002 i titoli degli istituti saliti del 105%. A novembre, dopo uno stop, il listino è cresciuto del 5%

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Dal 2002 a oggi i titoli legati a questi settori hanno messo a segno incrementi a volte superiori al 100%. E le loro performance hanno consentito alla Borsa di Milano di raggiungere i livelli del 1999. Stesso destino anche per quella di New York. E' quanto afferma l'Eurispes nel suo ultimo rapporto che ha messo sotto osservazione i più importanti mercati negli ultimi quattro mesi riscontrando per tutti «un andamento altalenante: con una discesa delle quotazioni nei tre mesi precedenti e una forte impennata verso l'alto nell'ultimo mese». E se a livello mondiale l'estate ha segnato «il punto di svolta di tutti gli indici dei fondamentali», le piazze di New York, Londra e Milano hanno risentito delle incertezze circa i tassi d'interesse. Tuttavia «nell'ultimo mese, conosciute le decisioni della Federal Reserve, quei mercati sono ripartiti alla grande, mettendo a segno in sole quattro settimane incrementi vicini e anche superiori al 5%, cancellando i cedimenti dei mesi precedenti». Insomma non è una vera euforia, gli indici mondiali restano comunque lontani dai valori della bolla del 2000, ma Milano e New York si sono distinte dalle altre piazze. Gli indici generali della Borsa di Milano, unica assieme al Dow Jones, sono ritornati su valori vicini a quelli del 1999 (+4% per il Mibtel, -5,3% per il Mib 30) mentre gli indici delle altre Borse sono ancora lontani da quei parametri. Senza grandi strappi, dunque, il mercato mobiliare italiano ha cominciato a rimettersi in corsa. Un fatto che non è sfuggito alle matricole che hanno cominciato a bussare di nuovo a Milano per quotarsi nel listino. A tirare la volata milanese sono state le banche le cui azioni tra il 2002 e il 2005 sono cresciute del 105,14%. Se il raffronto è limitato al 2004 la performance è del 21,40% e dell'8,13% negli ultimi 4 mesi. Bene ha fatto anche il settore immobiliare. Mentre un vero e proprio boom poi, si è registrato per le finanziarie diversificate le cui quotazioni sono cresciute in tre anni del 500%. Finanza a parte, però, anche le altre aziende hanno approfittato dei rialzi. E negli ultimi sei anni tra i titoli che hanno ripreso le quotazioni del '99 hanno brillato Eni, Luxottica, Monte Paschi, Saipem, Bulgari, Enel e Autostrade che registra però un calo nell'ultimo anno. I rialzi hanno premiato i titoli industriali, in particolare le aziende chimiche, le elettroniche, gli impianti e i macchinari, le costruzioni e il tessile, mentre è in calo negli ultimi quattro mesi il settore alimentare, «come effetto della Cirio e della Parmalat». L'Eurispes definisce infine «piuttosto deludente» il comportamento del settore dei servizi, che se aveva mostrato una buona tenuta e fatto segnare aumenti soddisfacenti negli anni passati, ha perso nell'ultimo anno la propria attrattiva con valori che negli ultimi quattro mesi si sono mostrati tutti in calo, e perdite che vanno dal 4,4% dei servizi pubblici al 9,35% dei trasporti.

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