Tute blu, contratto possibile entro dicembre
Un fiume di tute blu - meno del previsto a detta di Federmeccanica - si è riversato per le strade di Roma, creando non pochi disagi alla città. In prima fila i leader di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti, e una delegazione dei partiti dell'Unione. La trattativa per il contratto scaduto da oltre 11 mesi (oltre 1,5 milioni i lavoratori interessati) riprende martedì 6 dicembre, con l'obiettivo di fare un calendario serrato per trovare un accordo entro Natale. La necessità di stringere i tempi per un'intesa è stata ribadita dai sindacati nel corso della manifestazione, ma anche dagli industriali secondo i quali «chiudere entro Natale è possibile». Ma le posizioni al momento restano distanti nel merito. I sindacati hanno chiesto un aumento salariale medio di 105 euro lordi, oltre a 25 euro per quei lavoratori che non fanno contrattazione aziendale, mentre l'offerta degli industriali resta ferma poco sopra i 70 euro. Qualche spiraglio sembra esserci sui 25 euro, con la disponibilità degli industriali a discuterne per quei lavoratori che in busta paga non hanno voci di aumento oltre i minimi contrattuali. Una possibilità di far crescere la proposta complessiva degli industriali è nella flessibilità, ma sulla revisione delle norme sull'orario di lavoro la Fiom frena. I sindacati, durante la manifestazione, hanno però affermato con chiarezza l'intenzione di chiudere il contratto in tempi brevi: «Ora basta - ha detto Epifani rivolgendosi alle imprese - non si tiri la corda. Il tempo per rinnovare il contratto è ora, entro la fine dell'anno, come hanno fatto altri settori negli ultimi mesi. Si chiuda bene. Dico no a scambi impropri. Non si perda l'ennesima occasione». «Le richieste dei metalmeccanici - ha detto Pezzotta - sono compatibili con la situazione del settore». Per Angeletti, «Federmeccanica non ha più alibi. Si renda conto che le richieste dei metalmeccanici devono essere accolte. Ci sono pochi giorni prima che la situazione diventi molto più conflittuale». Il presidente della Federmeccanica, Massimo Calearo, chiede che, «esauriti i riti e le liturgie», si torni al tavolo della trattativa per cercare di chiudere. «Il 6 si farà un calendario - ha detto - e, passato il ponte dell'8 dicembre, si farà una trattativa serrata. Ci auguriamo di chiudere entro Natale».