Finanziaria, parte il piano casa di Brunetta
Presentato un emendamento per cedere subito e a basso costo gli alloggi popolari agli inquilini
Ieri l'eurodeputato azzurro ha minacciato le dimissioni in caso di una mancata approvazione delle sue proposte, poi alla fine il gruppo di Forza Italia ha presentato un emendamento che, pur non essendo identico al piano Brunetta, ne prende alcune idee. Oltre a questo in commissione Bilancio della Camera sono piovuti migliaia, di emendamenti, che costringeranno al lavoro notturno i funzionari della Camera per la loro catalogazione in vista delle votazioni di mercoledì. Parlando ad una trasmissione televisiva, in mattinata, Brunetta ha minacciato le dimissioni qualora la maggioranza non avesse inserito il suo piano casa nella Finanziaria: «Che cosa ci sto a fare come consigliere della presidenza del Consiglio - ha aggiunto - se faccio un progetto, lo presento e poi non passa». Dopo un ora, alla scadenza del termine per presentare gli emendamenti in commissione Bilancio, il vicepresidente dei deputati di Forza Italia, Antonio Leone, ha annunciato gli emendamenti presentati dal Gruppo: e non c'era il piano casa di Brunetta. Immediate le telefonate del professore veneziano e dopo poche ore è arrivato il chiarimento. Un emendamento sulle case Iacp. a firma di Guido Crosetto, effettivamente c'è ma non è identico al piano Brunetta. Il Consigliere economico vorrebbe che esse fossero cedute a titolo gratuito agli inquilini, mentre la proposta del gruppo di Forza Italia prevede un piano della Conferenza Stato-Regioni per una dismissione accelerata da parte delle Regioni delle case Iacp ai proprietari. Il prezzo di questi alloggi non verrebbe però fissato in base al valore di mercato, ma parametrato al reddito dell'inquilino e al canone di affitto. Si deve ora vedere quale sarà l'atteggiamento degli alleati rispetto alla nuova proposta, dopo l'iniziale freddezza espressa dinanzi al primo progetto di Brunetta. E resta naturalmente da capire l'intenzione del premier Berlusconi di procedere su un tema così complesso. Dalla maggioranza sono inoltre piovuti moltissimi altri emendamenti. Forza Italia, tra l'altro, ha proposto un tetto di reddito a 40.000 mila euro per avere il bonus bebè, il condono agricolo, la riduzione dell'accisa sul gasolio per autotrazione, innalzare da 70 a 72 anni l'età pensionabile dei magistrati, nonchè la fusione per incorporazione di Infrastrutture spa nella Cassa depositi e prestiti. An ha proposto lo sblocco del Fondo dell'Inail per gli investimenti, cosa che accrescerebbe il deficit e che quindi andrebbe concordato con Bruxelles. Il responsabile immigrazione di An, Giampaolo Landi, ha invece proposto una tassa di 30 euro sui permessi di soggiorno per gli immigrati che confluirebbero in un Fondo di solidarietà a favore dei Paesi in via di sviluppo. La commissione Finanze della Camera, nel suo parere alla commissione Bilancio, ha invece proposto un concordato preventivo di massa da parte di Regioni e Comuni sui tributi locali.