Palazzo Koch difende il valore dell'autonomia
A ribadirlo è stato ieri il governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, in occasione della tradizionale cerimonia del trentennale dei dipendenti dell'istituto. «È una linea dalla quale non si è mai giunti a deflettere - ha aggiunto - anche nei momenti difficili e nei contrasti che periodicamente si presentano nel corso della vita dell'istituto e che sono stati superati con comportamenti costantemente attenti al rispetto rigoroso delle istituzioni e al servizio del bene comune». Parole alle quali ha replicato il senatore a vita Giulio Andreotti, che ha aggiunto di «ammirare da una vita le straordinarie virtù intellettuali e morali del governatore Fazio». Intanto non si ferma l'azione della Commissione europea contro l'Italia. La procedura di infrazione di Bruxelles contro l'Italia per la presunta violazione della normativa sulle fusioni e acquisizioni bancarie è ormai sulla dirittura d'arrivo: Charlie McCreevy ha indicato personalmente che firmerà «prima di Natale» la lettera di messa in mora da inviare a Roma, mentre i commissari europei potrebbero dare il via alla misura il prossimo 13 dicembre. Nel frattempo, l'iniziativa dell'esecutivo Ue ha di fatto già ottenuto il sostegno di due commissari europei, quelli agli Affari politici e monetari, Joaquin Almunia, e alla Concorrenza, Neelie Kroes. Dopo aver mandato avanti nei giorni scorsi il suo portavoce Oliver Drewes, McCreevy è intervenuto personalmente nella vicenda: «Non ho ancora firmato la lettera, ma prevedo di farlo prima di Natale per l'avvio della procedura» contro il Governo italiano, ha detto, confermando così le indiscrezioni dei giorni scorsi sui tempi della prevista procedura. Da parte sua, Drewes ha ribadito che la lettera di messa in mora (primo passo della procedura di infrazione) è ancora «in preparazione», senza comunque fornire alcuna indicazione sulla data della riunione del collegio dei commissari per l'approvazione del documento.