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Legge risparmio, non c'è posto in Finanziaria

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Casini ferma il blitz dei deputati di Forza Italia. Ma la riforma potrebbe arrivare prima di Natale

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Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha sgombrato la strada da ogni equivoco sull'eventualità di far approvare il disegno di legge attraverso lo strumento più veloce della finanziaria, ma si è impegnato a fare di tutto per votarla subito dopo la manovra. «Proporrò alla conferenza dei capigruppo che la Camera proceda all'immediato esame del provvedimento sul risparmio non appena conclusa la sessione di bilancio affinchè sia definito entro la settimana che va dal 19 al 23 dicembre», ha comunica il presidente dell'assemblea di Montecitorio. In mattinata Guido Crosetto, responsabile per il credito di Forza Italia, aveva annunciato l'intenzione di presentare un emendamento alla manovra con il contenuto dell'intero disegno di legge sul risparmio, che da quasi due anni arranca in Parlamento. Una ipotesi che i deputati di Forza Italia avevano già avanzato nell'incontro con il ministro Tremonti. Il sottosegretario Maria Teresa Armosino, che mercoledì scorso aveva definito «un'assurdità» tale ipotesi, ieri si era limitata a commentare: «magari...qualunque cosa pur di approvare la riforma». Ieri Crosetto ha rotto dunque gli indugi, ma un confronto con gli uffici della Camera ha portato ad una rapida rettifica del tiro. Si è trattato solo di «una provocazione che voleva porre con forza il problema della riforma che va approvata», hanno spiegato ieri in serata i deputati di Forza Italia, spiegando che inserire la riforma del risparmio in finanziaria attraverso un emendamento è tecnicamente inammissibile. Infatti, il disegno di legge, come ha spiegato Casini, contiene norme estranee alla finanziaria, che non incidono sui conti dello Stato e deleghe al governo che per legge non possono entrare nella manovra. L'ipotesi, dunque, cade prima ancora di essere formalmente formulata e quindi l'emendamento alla finanziaria non ci sarà.

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