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Finanziaria, nuova chance per l'Anas

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Intanto il decreto fiscale collegato alla Finanziaria è approdato ieri sera nell'aula di Montecitorio, superando lo scoglio delle pregiudiziali presentate dall'opposizione. Oggi il governo porrà la fiducia sul decreto, ma il voto finale sul provvedimento potrebbe slittare a domani, vista l'intenzione dell'Unione di fare ostruzionismo. Ieri mattina in commissione Bilancio si è registrata quella che il presidente Casini ha sottolineato come una «positiva novità della legislatura» cioè l'affidamento a una donna, a Daniela Santanchè, dell'incarico di relatore alla Finanziaria. L'esponente di An ha detto che il provvedimento può avere «miglioramenti e integrazioni», ed ha quindi chiesto in tal senso la «collaborazione» del governo. In particolare Santanchè ha indicato il capitolo riguardante i tagli agli enti locali, che va riformulato dopo la sentenza della Corte costituzionale che lunedì scorso ha giudicato illegittime misure analoghe contenute nella manovra bis del 2004. La relatrice ha pure suggerito di pensare a norme che premino gli Enti locali «virtuosi». Santanchè ha quindi chiesto di sostituire la norma con il tetto per le spese di investimenti dell'Anas, fissato dalla Finanziaria a 1,7 miliardi. «Su tali disposizioni - ha affermato - occorrerà svolgere un'approfondita istruttoria per verificare se non si possano individuare alternative, altrettanto efficaci quanto ai benefici attesi per la finanza pubblica, senza tuttavia pregiudicare la realizzazione di investimenti necessari all'aggiornamento della rete infrastrutturale». E si sta già lavorando a trovare le risorse necessarie a finanziare per il 2006 le opere previste dalla legge obiettivo. Il responsabile infrastrutture di Forza Italia, Maurizio Lupi, insieme ai colleghi di partito che seguono la Finanziaria, ha avuto un colloquio con il presidente dell'Anas Vincenzo Pozzi. Subito dopo le commissioni Bilancio e Finanze di Montecitorio hanno approvato senza modifiche il decreto fiscale collegato alla Finanziaria. Il provvedimento in serata è approdato in aula, dove è stata respinta la pregiudiziale di costituzionalità presentata dall'Unione. Nella seduta notturna si è quindi aperta la discussione generale. Questa mattina il governo porrà la fiducia sul decreto che verrà votata 24 ore dopo. Enti locali. Ieri intanto il governo ha aperto alle richieste degli enti locali, dicendosi disponibile a reperire 200 milioni di euro - dei 500 finora mancanti alle Regioni - per il fondo sociale. La novità è emersa dal vertice di ieri sera tra Tremonti e i rappresentanti degli enti locali (presenti tra gli altri Veltroni, Marrazzo e Del Turco). Resta ancora da definire come reperire gli altri 300 milioni.

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