Meno turisti in Italia

I dati contenuti nel Bollettino economico della Banca d'Italia evidenziano invece una tendenza del tutto opposta per gli arrivi in Italia, diminuiti dello 0,5%, con un calo degli introiti di un ben più consistente 4,1%. L'avanzo turistico dei primi sette mesi si è così contratto a 6,4 miliardi, sottolinea Bankitalia, dagli 8 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente. In particolare a diminuire sono state le entrate legate ai viaggi in Italia dei cittadini dell'Unione europea, che rappresentano circa i due terzi degli introiti del comparto. La flessione è stata del 5,7%. Decisiva è stata la riduzione degli arrivi dalla Germania, paese fino ad oggi affezionatissimo alle spiagge e alle città d'arte italiane. Gli italiani invece non hanno badato a spese: tra gennaio e luglio del 2005 si sono mossi molto più dello scorso anno (il numero dei viaggiatori italiani all'estero, spiega Via Nazionale è cresciuto del 5,3%), e per uscire dai confini nazionali, comprese le spese effettuate nel paese scelto per il viaggio, hanno speso il 9,7% in più del 2004. Le mete privilegiate sono state nella prima parte dell'anno gli altri paesi dell'Unione europea, scelti probabilmente anche per la comunanza monetaria. Gli italiani non hanno invece approfittato più di tanto del cambio favorevole tra euro e dollaro: la spesa negli Stati Uniti è infatti rimasta stabile, nonostante l'aumento di viaggiatori.