Sud in crisi con il federalismo
Lo sostiene una ricerca degli artigiani della Cgia di Mestre. Secondo l'indagine, le regioni, in cui la spesa corrente (ovvero, stipendi, costi fissi, oneri finanziari) rispetto al Pil regionale è più elevata - Calabria (15%), Basilicata (14,6%), Puglia (13,9%), Campania (13,4%) e Molise (12,1%) - sono quelle in cui l'incidenza delle entrate da trasferimenti sul totale delle entrate è decisamente più alta. In questa graduatoria figura al primo posto la Basilicata, dove il 51,1% del totale delle entrate giunge dai trasferimenti statali, seguita da Calabria (49,1%), Molise (42,9%), Campania (38,4%) e Puglia (37,4%). Da qui la previsione che il federalismo fiscale voluto dal Governo Berlusconi, e quindi una probabile diminuzione dei trasferimenti statali, possa incidere in negativo nelle aree che invece finora ne hanno tratto più vantaggio. «Delle due l'una - osserva il segretario dela Cgia, Giuseppe Bortolussi - o spendono eccessivamente perchè i trasferimenti che ricevono dallo Stato centrale sono molto generosi; oppure hanno bisogno di molti trasferimenti perchè hanno spese troppo elevate. Una cosa, comunque, è certa: con il federalismo fiscale e la riduzione dei trasferimenti, le Regioni del sud rischiano di trovarsi in grave difficoltà»