Il made in Italy sta perdendo quote di mercato
La diagnosi è della Banca d'Italia che, nel consueto Bollettino Economico, torna a ribadire i problemi dell'industria e dei prodotti del Made in Italy, che confermano la scarsa capacità di penetrazione nei mercati esteri. Nei primi sei mesi dell'anno nell'industria in senso stretto la produttività, in termini di valore aggiunto, è scesa del 2,4%, a fronte del +3% della Germania, del +1,6% della Spagna e del +0,7% della Francia. Un calo, quello della produttività italiana che si accompagna agli aumenti registrati nel costo del lavoro per unità di prodotto, incrementi «dovuti - spiega la banca d'Italia presentando il Bollettino Economico - proprio alla bassa produttività». Nel periodo gennaio-giugno 2005, il costo del lavoro per unità di prodotto nell'industria in senso stretto è salito del 4,1%, contro il -3,2% della Germania ed il -0,9% della Francia.. Sempre nei primi sei mesi - segnala Bankitalia - le esportazioni di beni e servizi a prezzi costanti hanno subito una forte contrazione (-8,3% in ragione d'anno), con «una ulteriore caduta delle quote di mercato italiane sui mercati esteri».