di GAETANO PEDULLÀ FINE d'anno carico di soddisfazioni per Finmeccanica.
Italia e Francia costruiranno 27 fregate europee multimissione "Fremm" (di cui dieci per la Marina militare italiana), per 8,2 miliardi di euro. La firma, annunciata ieri dai ministri della Difesa italiano e francese è arrivata a tre anni dall'avvio del progetto. E conferma la dimensione internazionale dell'ex società delle partecipazioni statali, favorita da un impegno straordinario del governo. Solo una settimana fa il maxiemendamento alla Finanziaria aveva confermato il finanziamento per lo sviluppo e l'acquisizione delle Fremm: contributi quindicennali di 30 milioni di euro a partire dal 2006; 30 milioni dal 2007 e ulteriori 75 milioni a decorrere dal 2008. L'onere per il triennio 2006-2008 è quindi pari a 30 milioni per il 2006, 60 milioni per il 2007 e 135 a decorrere dal 2008. Già a fianco della Francia nei sistemi di difesa subacquei con la Wass (che collabora con Dcn e Thales), negli aerei Atr (Alenia Aeronautica-Eads), nei missili Mbda (Eads e Bae Systems) e nello spazio con Alcatel, Finmeccanica partecipa a Fremm con le società dell'elettronica per la difesa (Selex Sistemi integrati, Selex Comunications e Galileo avionica), dei sistemi d'arma (Oto Melara e Wass) e con Agusta Westland per gli elicotteri che saranno imbarcati sulle fregate. Ma l'accordo sulle nuove navi militari è solo l'ultima puntata di tre colpi decisivi per il futuro di Finmeccanica. Il primo, quello di minore impatto sui conti ma di maggiore presa sotto l'aspetto del prestigio internazionale, è stato la fornitura degli elicotteri per la Casa Bianca. Una gara di modesta entità sotto l'aspetto finanziario (si tratta solo di 20 apparecchi), ma che ha aperto la strada a una serie di appalti milionari, a partire dalla prossima fornitura di 130 elicotteri alla marina militare americana. Altro colpo determinante è stato il riassetto delle attività civili, con l'abbandono del progetto di Finmeccanica 2 (dove dovevano confluire le società estranee al core business della società, aerospazio e difesa) e l'avvio alla quotazione in Borsa di Ansaldo Trasporti e Ansaldo Signal. Terzo colpo, ancora in fase di definizione - ma i colloqui sono in uno stato molto avanzato - è la fornitura dei servizi Tetra (telecomunicazioni militari) a diversi paesi europei, compresa la Russia. Guarguaglini raccoglie così a piene mani i frutti di una politica estera che, al di là delle pacche sulle spalle tra Bush e Berlusconi, ha messo la holding italiana nelle condizioni di correre ad armi pari con i colossi industriali Usa e internazionali.