Ristrutturazioni, con la Finanziaria i piccoli lavori costeranno di più
L'organizzazione ricorda infatti che sebbene le detrazioni Irpef nel 2006 passeranno per tutti dal 36 al 41%, l'Iva, solo per gli interventi di manutenzione (ma non per quelli di ristrutturazione), non sarà più agevolata e dal 10 si alzerà al 20%. Nel caso della manutenzione straordinaria la Cgia ha ipotizzato il caso di una sostituzione di un solaio per un importo, sempre uguale per tutti gli anni presi in esame, pari a 14 mila euro al netto dell'Iva. In quello relativo alla ristrutturazione, invece, si è ipotizzata l'elevazione di un sottotetto e la realizzazione di un nuovo piano su un'abitazione privata per un importo, sempre uguale per tutti gli anni presi in esame, pari ad 80 mila euro al netto dell'Iva. Il risultato dell'elaborazione, nella prima simulazione (osservando l'andamento dei costi dal 2000 al 2006) è molto chiaro. Si pagherà di più il prossimo anno rispetto al quinquennio 2000/2005. Nel 2006, infatti, il costo netto della prestazione sarà pari a 9 mila 912 euro, risultato ottenuto sommando ai 14.000 euro l'Iva di 2 mila 800 euro e togliendo le detrazioni pari a 6 mila 888 euro. Dal 2000 al 2005, invece, sebbene le detrazioni fossero inferiori (36%) e l'Iva al 10% le detrazioni si attestavano a 5.544 euro e l'Iva a 1.400 euro. Il costo netto dell'intervento era pari a 9.856 euro. Anche in questo caso il risultato è stato ottenuto sommando all'importo di 14.000 euro l'iva di 1.400 euro e togliendo i 5.544 euro di detrazioni Irpef. E i numeri spiegano le novità della Finanziaria anche quando si parla di ristrutturazioni, ovvero la seconda simulazione degli esperti dell'associazione artigiani mestrina. L'intervento pari a 80.000 (iva esclusa) comporta un costo netto della prestazione che, dal 2000 al 2005, è passato da 60 mila 111 euro a 70 mila 720 euro. Il prossimo anno scenderà a quota 68 mila 320. Le detrazioni Irpef passeranno così dagli attuali 17 mila 280 euro ai 19 mila 680, e l'Iva rimarrà esattamente la stessa, pari cioè ad ottomila euro. Questa la regola per gli interventi di risanamento e ristrutturazione. Continueranno, cioè, a godere dell'aliquota del 10% e beneficeranno comunque della detrazione del 41%.