Favori allo sportello Aiutini pure per il calcetto
..».Iniziano così migliaia di lettere di raccomandazione, spesso affidate a un politico influente per sistemare qualche giovane in cerca di lavoro. Ma se a prendere carta e penna è niente di meno che un sottosegretario di Stato, pronto a scomodare l'amministratore delegato di una delle più importanti banche d'Italia per fare affidare al figlio la squadra di calcetto sostenuta dall'istituto di credito, la cosa può spiegare - più di tante operazioni finanziarie dagli esiti discutibili - il motivo per cui chi siede al timone della Bnl oggi faccia di tutto per restare al comando. La storia che Il Tempo è in grado di documentare risale a qualche anno fa. Era il 28 giugno del 2002 quando il sottosegretario per i rapporti con il parlamento, Cosimo Ventucci, eletto nelle liste di Forza Italia sul colleggio di Roma Ciampino, scrive all'ad della Bnl dell'epoca, Davide Croff, per segnalargli la disponibilità del figlio Adriano a collaborare costantemente con la squadra di calcio a cinque Bnl Ciampino. Tra le righe, il parlamentare fa capire a Croff che in cambio di un via libera, vedrà di contribuire agli oneri della società «in virtù di sponsorizzazioni da attivare sulla base delle numerose e amichevoli relazioni» intrattenute con molti operatori economici. La proposta fa breccia ai piani alti della banca, tanto che di lì a poco Adriano Ventucci diventa presidente della società. Il calcetto a cinque però non è propriamente una delle attività core business dell'istituto di credito romano e viene integrata da una controllata, Bnl eventi, poi ceduta sul mercato. La squadra di Ciampino, sotto la guida del giovane Ventucci, ha raccolto importanti successi, ma la vicenda può spiegare bene perchè chi sta al comando faccia tanta fatica a rinunciare al timone della banca romana.