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di GAETANO PEDULLÀ CAPITALIA raggiungerà già quest'anno i risultati di redditività previsti per il 2006.

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Sono queste le previsioni emerse ieri dalla presentazione della relazione trimestrale alla comunità finanziaria. Anticipazioni che hanno messo le ali al titolo del gruppo guidato da Cesare Geronzi, balzato del 2,01% a Piazza Affari, dove ha raggiunto nella stessa seduta il massimo dell'anno. I risultati. Al 30 settembre scorso il risultato netto era di 633,1 milioni, contro i 59,2 milioni al 30 settembre 2004. In particolare corrono i ricavi, che hanno raggiunto 3.825 milioni (+5,5%), mentre i costi si sono mantenuti praticamente stabili a 2.355 milioni (+0,2%), la raccolta da clientela presenta un saldo di 84.187 milioni (+14,9%) e aumentano anche gli impieghi verso i clienti: 81.177 milioni (+10,3%). A migliorare è anche la qualità del credito, tanto che le rettifiche e gli accantonamenti si riducono drasticamente (-67,5%), mentre cresce il recupero dei finanziamenti finiti in sofferenza, effettuato attraverso Capitalia Service Jv. Tra gli aspetti più interessanti c'è il risultato delle commissioni, ben superiori alle stime degli analisti (e a quanto fatto nei trimestri precedenti) attestandosi a 1.155,5 milioni, segnando un progresso del 12,1% così come il margine di interesse, che ha registrato una modesta diminuzione (-0,9%) a 1.877,7 milioni dai 1.894,8 milioni dello scorso anno. Le previsioni. Per la restante parte dell'esercizio 2005, il gruppo prevede di rispettare se non migliorare le previsioni del nuovo piano industriale, soprattutto riguardo alle azioni commerciali ed alla struttura distributiva. La dinamica del conto economico nell'ultimo trimestre 2005, quindi, dovrebbe essere in linea con l'andamento dei primi nove mesi dell'anno. Sul dividendo, destinato a diventare più rotondo, Arpe ha annunciato che il pay out (la somma degli utili rigirata agli azionisti) è confermato al 50%. «Ma non possiamo andare oltre quello che abbiamo promesso», ha detto l'ad della banca romana. Le strategia. Arpe ha poi ufficializzato che Capitalia non ha interesse per Antonveneta, mentre sui rapporti con Abn Amro ha sottolineato che gli olandesi «rimarranno azionisti leali di Capitalia. Se in ogni caso ci fosse l'intenzione di rivedere il patto di sindacato se ne potrà discutere». In ogni caso, ha concluso, Abn sta continuando a supportare lealment il management di Capitalia».

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