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Mediobanca, tornano le grandi manovre

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Ieri l'immobiliarista Danilo coppola ha rilevato in tre tranche sul mercato dei blocchi circa il 4% di piazzetta Cuccia. La quota, pari a 31.685.733 azioni è stata acquistata a un prezzo di 15,04 euro per azione e trasferita alla società lussemburghese Tikal SA, società controllata dall'immobiliarista e «veicolo detentore di partecipazioni finanziarie». La motivazione dello spostamento della titolarità delle azioni su un'altra società facente capo al medesimo azionista - ha spiegato in serata un comunicato - «è legata al fatto che la partecipazione in Mediobanca è considerata strategica e di lungo periodo e, in base a ciò, si è ritenuto opportuno liberare da un importante investimento finanziario la società Gruppo Coppola Spa che, al contrario, è focalizzata esclusivamente sul business dello sviluppo immobiliare. Ma cosa c'è dietro questa operazione? Secondo le sale operative Coppola potrebbe aver realizzato un dividend washing per trarre vantaggi fiscali dal prossimo stacco del dividendo (0,48 euro) del 18 novembre. La Consob subito dopo il transito del primo grosso pacchetto di 29 milioni di pezzi pari al 3,64% di Piazzetta Cuccia, si è attivata per appurare la regolarità dell'operazione. Ma dai primi accertamenti a caldo sembrerebbe che tutto si sia svolto secondo le regole. L'intermediario dell'operazione è stata Deutsche Bank, mentre solo per il pacchetto del 3,64% sarebbe stato corrisposto un controvalore di 436 milioni di euro. Del tutto estraneo all'operazione, come ha fatto sapere nel pomeriggio, l'immobiliarista Luigi Zunino. Intanto proseguono gli aggiustamenti all'interno del patto di sindacato di Mediobanca dove entro la fine dell'anno la famiglia Franza, che gestisce il traffico di traghetti sullo Stretto di Messina, e il numero uno di Mediolanum Ennio Doris sposteranno le loro quote di Mediobanca (0,11% ciascuna) e Generali oggi detenute attraverso Consortium al di fuori della società in due newco, Consortre (per Doris) e Consorquattro (per i Franza). Il progetto di scissione parziale non proporzionale è pronto ed è già stato approvato dall'assemblea del patto di sindacato di Piazzetta Cuccia. «Entro fine anno l'operazione sarà conclusa. È già stata convocata l'assemblea straordinaria di Consortium», ha sottolineato Pietro Franza, spiegando l'operazione come «un fatto organizzativo per riportare all'interno del nostro gruppo e del nostro bilancio consolidato le azioni Mediobanca e Generali». La stessa logica che sta alla base della mossa della società di Doris.

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