Più iscritti e superbonus, l'Inps va in attivo
Ad annunciare il risultato è stato, ieri a Roma, Gian Paolo Sassi, il presidente dell'istituto di via Ciro il Grande. Che secondo le prime stime dati farà il bis anche quest'anno quanto a conti in attivo con una differenza tra entrate e uscite superiore ai due miliardi di euro. «A riportare i conti in nero dopo quarant'anni - ha spiegato ieri Sassi nel corso della presentazione del Rapporto annuale 2004 - sono stati l'aumento degli iscritti (che hanno superato i 20 milioni di unità) e dei contributi versati, ma anche il calo delle pensioni di anzianità e l'avvio del superbonus. Lo scorso anno, in particolare, le entrate contributive sono aumentate del 7,3%, mentre le prestazioni istituzionali sono cresciute del 4,9%. La cresita delle entrate, poi, è proseguita anche nei primi nove mesi del 2005 nel corso dei quali le riscossioni sono aumentate del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2004, mentre i pagamenti sono cresciuti del 3,7%. Più ricavi dunque che, secondo l'istituto previdenziale, dovrebbero consentire per il 2005 di ottenere un avanzo economico di esercizio pari a 2.142 milioni di euro, in miglioramento di 848 milioni di euro rispetto alle previsioni ma in peggioramento rispetto ai 5.264 milioni registrato nel 2004. «I conti del 2004 - ha detto Sassi - si sono chiusi molto bene. Per la prima volta dopo 40 anni si sono chiusi in nero. Anche il 2005 sarà un anno abbastanza positivo per i conti». E mentre prosegue la polemica sull'aumento dell'età pensionabile (anche Sassi dopo il ministro del welfare Roberto Maroni ha sottolineato come, più che ipotizzare nuovi limiti di età per il ritiro, sia utile attuare la riforma delle pensioni già varata), l'Inps ha segnalato come a migliorare la situazione finanziaria sia stato, nell'anno in corso, il forte calo delle richieste di uscita anticipata dal lavoro. L'esodo, insomma, è rallentato. Nei primi nove mesi dell'anno sono state effettivamente liquidate 97.417 pensioni di anzianità a fronte delle 123.790 inizialmente previste per l'intero anno (con un calo del 21%) e delle 205.885 liquidate nel 2004. Secondo le previsioni aggiornate, le pensioni di anzianità che saranno liquidate nell'intero 2005 potrebbero essere 104.417, poco più della metà dei trattamenti liquidati l'anno scorso. Infine l'Inps ha segnalato come il buon andamento dei conti sia dovuto all'aumento degli iscritti e delle entrate. Se le pensioni sono cresciute complessivamente nel 2004 di 272.991 assegni rispetto al 2003, toccando quota 17.977.537, nello stesso periodo gli iscritti all'Istituto sono aumentati di 620.000 unità, passando da 19.579.926 a 20.199.931.