LE OFFERTE DI SAVE E CLESSIDRA
Una decisione va presa dopo l'incontro tra gli ad delle due società e la consegna da parte dei veneti del piano industriale sull'integrazione tra lo scalo romano e quello veneziano. Per il gruppo lagunare non ci sono vie di mezzo per l'alleanza. L'ingresso nel patto di sindacato della finanziaria è, infatti, una delle condizioni per portare avanti il progetto, ora all'esame del management Gemina. Nei prossimi giorni sulla vicenda è atteso un nuovo incontro tra Marchi e l'amministratore delegato Piergiorgio Romiti. Intanto accelerano le danze attorno a Miotir (azionista Gemina al 15,4%), con l'ipotesi di mantenere lo scettro della cassaforte dei Romiti nelle mani della famiglia stessa, che scenderebbe però sotto la maggioranza assoluta aprendo le porte a Clessidra e ai Benetton con una ricapitalizzazione superiore ai 130 milioni di euro inizialmente ipotizzati. Un'operazione che si potrebbe concretizzare anch'essa nell'arco di pochi giorni, lasciando spazio anche a Capitalia, pur con un ruolo più defilato, visto che per l'istituto di credito romano non si tratterebbe di una quota strategica.