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Scaglia gela la Borsa: non cedo Fastweb

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Che, con forti acquisti sul titolo, aveva creduto alla cessione da parte del manager della quota del 25% agli operatori esteri. «Non esiste nessuna trattativa in corso per cedere da parte di Silvio Scaglia la propria quota di Fastweb» ha ribadito una nota della compagnia di telecomunicazioni a banda larga nata nella fase finale della new economy. E il comunicato ha avuto l'effetto di un'autentica doccia fredda per la Borsa italiana che, sull'onda delle notizie riportate dalla stampa, aveva dato fiducia a un possibile cambiamento. Gli operatori hanno dato credito ai rumors e hanno acquistato le azioni in massa. Il titolo è stato il re della seduta. E dopo un avvio sostenuto nella mattinata ha allungato, in serata, fino ad arrivare a strappare un aumento del 7,25% a 41,71 euro e chiudere a un valore di di 41,47 euro (+6,63%). Gli scambi,poi, sono statio molto sostenuti con 4,5 milioni di pezzi passati di mano (contro 678mila di media) pari al 5,66% del capitale. Il mercato, insomma, in fermento per lo sviluppo del risiko delle telecomunicazioni europeo riavviato nei giorni scorsi dall'offerta della spagnola Telefonica per rilevare la britannica O2, ha visto nella possibile uscita sia della famiglia Micheli sia di Silvio Scaglia il segnale dell'avvio di una dismissione in vista. Niente di più sbagliato a giudicare dal tono lapidario della nota che ha smentito le tutte le voci. A spingere Scaglia a emanare la precisazione è stata la Consob. Sgomberato il campo sulla possibilità di fuoriscita del presidente, la nota ha precisato poi che »non esistono patti tra i principali azionisti, patti che, se esistenti, sarebbero stati comunicati preventivamente alla Consob». La nota ha spezzato un'escalatione del titolo che era già in tensione sul mercato, tanto che nelle ultime tre sedute Fastweb è salita di oltre nove punti percentuali. Quanto a chi era il possibile referente di Scaglia, i rumors di mercato scommettevano su Deutsche Telekom», ma secondo un'analista sentito dall' agenzia Bloomberg, «è solo speculazione dire che Deutsche Telekom possa essere interessata a Fastweb». Infatti, il colosso delle telecomunicazioni tedesco sembra guardare con più attenzione ai mercati del Centro e del Nord Europa. Altri rumors parlavano di interessamenti da parte del gruppo di British Telecom o di News Corp. Scaglia è arrivato al 25% della società dopo aver diluito la propria quota successivamente all'aumento di capitale da 800 milioni di pochi mesi fa, mentre Carlo Micheli è il secondo azionista con il 9,98%.

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