BATTAGLIE FINANZIARIE
Nei conti presentati dal nuovo direttore generale Divo Gronchi emerge l'impato della mancata acquisizione. La semestrale si è chiusa con una perdita di 347 milioni, anche per le ultime modifiche apportate lo scorso 27 ottobre per rettificare la posizione verso Ricucci. La cessione della quota del 29% di Antonveneta ad Abn Amro, operazione che vale circa 2 miliardi (come prevede la transazione siglata assieme agli altri pattisti), potrebbe anche concludersi con il sequestro della plusvalenza di 94 milioni da parte della Procura di Milano. Al riguardo Bpi ha accantonato 25 milioni per eventuali oneri. In particolare gli interessi passivi sono schizzati a 502,5 milioni (+26,8%) «come conseguenza dei titoli di debito emessi, nonchè del costo finanziario connesso all'acquisizione delle azioni Antonveneta», a fronte dei quali sono stati percepiti 38 milioni di euro di dividendi. Ma l'operazione ha inciso per 75 milioni anche nel campo delle commissioni passive, mentre la chiusura delle contestate cessioni da 1 miliardo delle minorities a Deutsche Bank e Dresdner, vendite sospettate di essere fittizie è costata 43 milioni.