Le donne chiedono parità tra i manager
La proposta arriva dalla presidente della Fondazione Bellisario, Lella Golfo, al termine della sesta edizione del seminario «Donna, economia e potere» il cui tema quest'anno è «Società multiculturale e le sfide della globalizzazione». L'autorità indipendente proposta dovrebbe monitorare costantemente tutte le nomine, nel settore pubblico e privato, di competenza del Consiglio dei ministri, dei ministri e del Parlamento; dare indicazioni e vigilare al momento dele nomine affinchè sia rispettato il principio costituzionale dela parità dei sessi. Il presidente della Fondazione Bellisario ha quindi invitato i leader delle due coalizioni a inserire tale proposta nei loro programmi elettorali. Sul fronte economico Lella Golfo ha spronato i presenti sottolineando che si deve avere «il coraggio di credere e sostenere le imprese e puntare su di un progetto di esportazione del «Made in Italy» a largo raggio. Ma le imprese, dal canto loro per diventare competitive devono avere il coraggio nell'investire, smettendo di cercare alibi». Nel corso del seminario - concluso ieri dal presidente di Fiat e Confindustria Luca Cordero di Montezemolo, dal presidente dell'Ice Umberto Vattani, dalla presidente della Todini Costruzioni, Luisa Todini, dal presidente della Geox Mario Moretti Polegato e dal vice ministro alle Attività produttive Adolfo Urso - sono state ricordate le indicazioni Istat di agosto che evidenziano un aumento degli ordini dell'industria italiana del 12,9% rispetto allo stesso periodo del 2004. Un incremento dovuto principalmente ai mercati esteri. Ad intervenire, anche il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi, secondo cui «È necessario modernizzare lo stato sociale per competere nell'economia e nell'economia della conoscenza dobbiamo avere un'alta dotazione di capitale umano».. Per Sacconi è quindi necessario uno stato sociale «che sappia includere nel mercato dei lavoro le persone, in particolare giovani, donne e anziani che spesso ne sono esclusi».