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Parmalat, Bondi schiera Mincato

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La lista è già pronta, i nominativi di alcuni componenti però vanno e vengono a seconda delle opportunità legate ai potenziali conflitti di interesse e al fatto che si trovino o meno un paio di persone in predicato di entrare e che però devono ancora dare il loro assenso definitivo. Certo è naturalmente il nome dell'ex commissario Enrico Bondi, che potrebbe avere al fianco l'ex presidente dell'Eni Vittorio Mincato e il managr Guido Angiolini, il quale ha svolto nella vicenda di Collecchio un ruolo manageriale e finanziario, astenendosi da attività legali. Sempre in tema di lista, a quanto si apprende, non sembra essere riuscito l'inserimento in un ipotetico listone di Stefano Meloni, già ad di Eridania Beghin Say, ed è stato tolto il nome di Umberto Tracanella, che nelle attività legali di Parmalat ha avuto un ruolo troppo decisivo nella fase di avvio delle cause revocatorie e risarcitorie, e si teme un potenziale conflitto di interessi con la sua presenza in cda, dove è possibile siederanno anche rappresentanti delle banche contro cui le cause sono state avviate. A quanto si apprende, inoltre, nella lista Bondi vi saranno anche manager stranieri indicati dagli hedge found che per primi hanno indicato nell'ex commissario la persona adatta a portare avanti l'azienda. Manager però, perchè lo stesso Bondi è riuscito ad imporre ai fondi - per non apparire dipendente da loro - uomini di azienda e non finanzieri. Per quanto riguarda la presentazione di eventuali altre liste concorrenti, dopo che Unicredit ha smobilizzato la propria posizione e che San Paolo Imi ha deciso anch'essa di non presentarla, si apprende da fonti vicine a Intesa che pure questa sembra aver rinunciato al tentativo, così come la partecipata Granarolo (l'istituto di Cà de Sass ha il 20% del concorrente bolognese di Collecchio), in predicato di lanciare un'Opa. A questo punto, anche se non ha ancora deciso, appare difficile che con un fronte bancario così diviso Capitalia, pur possedendo oltre il 5%, intenda presentare una lista autonoma. Forse, osservano diverse fonti, a presentare liste alternative a Bondi saranno le banche straniere, ma anche in questa direzione sembra dominare la voglia di trovare intese con l'ex commissario per arrivare a transazioni legali nelle cause avviate, utili a Collecchio e onorevoli per gli istituti di credito. Intanto ieri Parmalat ha comunicato quando si svolgerà l'ultimo cda della gestione straordinaria. Il consiglio è stato convocato per il 4 novembre 2005. All'ordine del giorno figura la relazione trimestrale pro forma al 30 settembre 2005 della società e del gruppo (andava approvata entro il 15), ma certamente l'organismo definirà anche i dettagli per la preparazione dell'assemblea del 7 novembre (8 in seconda convocazione).

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