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IL RISIKO DEGLI AEROPORTI

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I dubbi di Save frenano l'ingresso in Gemina

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«Ci stiamo ragionando, è un'operazione complessa, e come tutte le operazioni complesse può riuscire o non riuscire», ha detto il presidente Enrico Marchi ieri lasciando intendere le ragioni per cui le parti che dovevano incontrarsi da giorni in realtà lo faranno «la prossima settimana». Una pausa di riflessione, quindi, quella presa dai veneti, che autori di un blitz che li ha portati al 10,4% della holding di via della Posta si sono trovati a subire la decisione improvvisa del via libera al fondo Clessidra da parte di Gemina. Questo mentre le trattative con loro non vedono riconoscere a Save posti nel patto di sindacato come invece a Sposito. Quindi, «ci vedremo la prossima settimana», ha annunciato Marchi, senza precisare il giorno. Però, poi, ha rilevato di avere il sogno che l'operazione possa andare in porto anche se limitatamente all'aspetto industriale. Per Save in ogni caso quella con Gemina, ha infatti rilevato, «è un'operazione con una valenza industriale molto importante, su cui vale la pena spendere del tempo. Ci stiamo lavorando» «La prima regola di un imprenditore è essere creativo», ha infatti sottolineato Marchi a margine di un incontro sul Corridoio 5 a Venezia e partendo sempre dal tema dell'alleanza possibile con Gemina. È se è vero che «ci sono due hub» come Roma e Milano, è anche vero che «hanno problemi entrambi perchè non sono supportati da una compagnia di bandiera adeguata». Quindi, secondo Marchi, per «uscire dalle difficoltà del trasporto aereo italiano» occorre «mettere in moto un pò di creatività». Frattanto il titolo Gemina continua a cedere sul mercato. Ieri ha chiuso con un ribasso del 3,13% a quota 1,88 euro.

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