Alitalia verso un aumento di capitale a rate
Il dossier Alitalia è stato esaminato ieri dal Comitato privatizzazioni del ministero dell'Economia. Una riunione interlocutoria, esplorativa - a quanto si è appreso - delle vie percorribili, soprattutto di preparazione a un prossimo incontro del Comitato che dovrebbe essere fissato a breve ed avere carattere più operativo. Il direttore generale Vittorio Grilli e i docenti universitari componenti l'organismo consultivo, coadiuvati dai tecnici del ministero di via Venti Settembre, avrebbero valutato le diverse possibilità sul terreno, vantaggi e svantaggi nel caso si decida di procedere all'aumento di capitale da 1,2 miliardi in una sola tornata o, piuttosto, in due fasi successive, di cui la prima entro l'anno come richiesto da Bruxelles. L'ipotesi di dividere la ricapitalizzazione in due tranche - una prima di dicembre e l'altra nel 2006 - di cui avrebbero parlato il numero uno di Banca Intesa e Giancarlo Cimoli, andrebbe però a cozzare contro il diktat di Bruxelles che esige Alitalia privata entro e non oltre il 31 dicembre. La Commissione Europea avrebbe già chiuso un occhio alla scadenza dell'8 ottobre scorso, quando avrebbe dovuto essere ufficializzato nero su bianco il percorso della privatizzazione. Parrebbe difficile quindi convincere Bruxelles a chiudere anche l'altro occhio alla scadenza di fine dicembre, contravvenendo così alle condizioni poste a fronte del via libera dato al prestito-ponte da 400 milioni. Non è ancora definito, intanto, il consorzio di banche a garanzia dell'aumento di capitale e il ponte d'Ognissanti non dovrebbe portare novità al riguardo. Da parte di Banca Intesa si ribadisce che si sta valutando il piano industriale, e che gli incontri tra il numero uno dell'istituto, Corrado Passera, e il presidente e amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli, per valutare le modalità più opportune dell'operazione, non avrebbero visto al momento passaggi di carte. I tempi stringono per la definizione del consorzio, che potrebbe essere guidato da Deutsche Bank, vista la disponibilità dell'istituto di credito a una quota del 50% circa, esclusa la parte di aumento che spetta al Tesoro. Intanto, il Cda di Alitalia sulla trimestrale è fissato per il 7 novembre, mentre azienda e sindacati restano in attesa di una risposta da palazzo Chigi. I sindacati del trasporto aereo hanno ribadito la necessità di un incontro con l'azionista in una lettera inviata ieri al sottosegretario Gianni Letta. Una missiva congiunta di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Up e Anpav, ad eccezione dell'Anpac, che lamenta di non essere stato messo a conoscenza dell'iniziativa.