di GIULIO STRADA TORINO - Nei primi nove mesi dell'anno la Fiat ha accumulato utili per 1,3 miliardi, ...

I numeri a volte sono meno freddi di quanto solitamente si pensa e questo vale soprattutto per il maggior gruppo manifatturiero italiano che sembra ormai essersi lasciato alle spalle il periodo nero. Ieri il cda ha approvato i conti del terzo trimestre. Ma in Borsa, dopo una fiammata iniziale (+2,7%), il Lingotto ha chiuso in lieve ribasso (-0,57% a 6,98 euro), anche se la cura dell'amministratore delegato Sergio Marchionne continua a dare risultati positivi: 0,8 miliardi l'utile netto, che segue quelli dei due trimestri precedenti e che si raffronta alla perdita di 380 milioni del primo trimestre del 2004. Il debito industriale netto si è dimezzato ed è sceso a 4,7 miliardi, grazie all'estinzione del convertendo (3 miliardi) e alla chiusura dell'operazione Italenergia bis (1,8 miliardi). La liquidità rimane di circa 6 miliardi, uguale a quella di inizio esercizio, ma dopo il rimborso di prestiti obbligazionari per 1,2 miliardi. Soddisfatti Marchionne e il presidente Luca di Montezemolo. Il primo ha confermato gli obiettivi del 2005 (e cioè il ritorno all'utile), mentre il presidente è andato anche più in là: «La Fiat si appresta a chiudere il 2005 meglio delle aspettative, guadagnando». Non tutti i problemi però sono risolti e i conti sono favoriti dai contributi positivi dell'indennizzo General Motors (857 milioni), della plusvalenza Italenergia bis (878 milioni) e del provento legato al convertendo (858 milioni), ma è significativo che nel terzo trimestre il risultato della gestione ordinaria sia stato positivo per 232 milioni e che nei primi nove mesi abbia raggiunto i 639 milioni (175 nello stesso periodo del 2004). Anche il Settore Auto, che perde ancora, riduce fortemente il suo «rosso». Nel terzo trimestre la perdita operativa è stata di oltre due terzi inferiore rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso (da -282 a -85 milioni di euro). L'obiettivo di ridurre le perdite a fine anno di 500 milioni di euro rispetto al 2004 (quando furono di oltre 800 milioni) pare a portata di mano, anche perchè la Grande Punto sta macinando un buon successo, con 35 mila ordini nel primo mese di vendite (da metà settembre) e si prevede che il trend prosegua a novembre e dicembre. Bene pure la Ferrari, che ha registrato ricavi per 302 milioni di euro (+18%) e un risultato della gestione ordinaria positivo per 42 milioni di euro (+12 milioni). Più in generale, sul fronte del fatturato del gruppo Fiat il terzo trimestre si è chiuso con un lieve incremento (10,6 miliardi, +2%); nei primi nove mesi i ricavi sono stati di 33,4 miliardi, allineati a quello del 2004. I conti tengono, dunque, e così Marchionne ha potuto confermare che il gruppo rientrerà sul mercato dei bond. In crescita anche i settori non automobilistici: Powertrain technologies (motori e cambi) ha registrato un risultato della gestione ordinaria positivo per 9 milioni; Cnh per 133 milioni; Iveco per 102 milioni; Magneti Marelli per 36 milioni, Teksid per 14. In perdita Itedi (attività editoriali) per 3 milioni.