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Bnl, Unipol ha tutti i soldi per lanciare l'Opa

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Via libera all'emissione di un bond da 1,4 miliardi. Consorte stringe i tempi per le autorizzazioni

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Mentre la magistratura vuole vederci chiaro sulle resistenze avanzate dall'ultimo consiglio d'amministrazione (che ha bocciato l'operazione Unipol) e per questo motivo ha chiesto gli atti del Cda, la compagnia di Giovanni Consorte tira dritto per la sua strada. Ieri si è così «concluso positivamente» l'iter previsto per l'emissione di obbligazioni fino a un massimo di 1,4 miliardi al servizio dell'Opa. La compagnia bolognese non ha ancora stabilito l'ammontare effettivo dell'emissione del bond (la decisione sarà definita al termine del periodo di adesione all'offerta, sulla base del risultato raggiunto). Con questo passaggio, però, la compagnia di Bologna ha completato tutte le attività propedeutiche a consentire la disponibilità delle fonti patrimoniali e finanziare necessarie per la conquista della Bnl. Infatti il completamento della procedura per il bond segue l'avvio dell'aumento di capitale da 2,6 miliardi (si conclude il 28 ottobre) e gli accordi per la cessione fino ad un massimo del 35% di Aurora per 751,7 milioni. Sul fronte delle autorizzazioni, tra la fine della settimana in corso e l'inizio della prossima, Unipol prevede inoltre di consegnare tutta la documentazione necessaria ad Isvap e Banca d'Italia e di completare dunque l'istruttoria prevista per mettere in grado le Autorità di esprimere il loro parere riguardo all'Opa su Bnl. Al via libera per l'offerta pubblica d'acquisto (il prezzo fissato è di 2,7 euro per azione) mancano infatti ancora i pareri di Palazzo Koch e dell'Isvap. Fonti vicine all'Autorità guidata da Giancarlo Giannini, di recente hanno ipotizzato che il parere, all'inizio atteso per la fine di ottobre, potrebbe essere espresso dopo la prima metà di novembre. Ieri in Borsa Bnl ha chiuso praticament invariata, a quota 2,68 euro, mentre la pretendente Unipol ha ceduto del 3,67% a 2,20 euro.

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