Ricucci riprende le sue cariche
La misura è, infatti inadeguata per il giudice per le indagini preliminari Clementina Forleo che, nel respingere la nuova richiesta avanzata dalla Procura di Milano di sospendere per altri due mesi da tutti i suoi incarichi societari l'immobiliarista romano, ha chiesto altri tipi di provvedimenti. Per la giustizia, dunque, è inutile spodestare il patron della Magiste, indagato per la scalata di Antonveneta con l'accusa di aggiotaggio, insider trading e ostacolo agli organismi di vigilanza. Ma il giudice Forleo ha rilevato che le esigenze cautelari persistono e sono tali da non poter essere salvaguardate con la sola misura dell'interdizione. Misura che quindi il Gip ha rigettato, ritenendola non idonea e sostenendo che in questo caso occorrono strumenti più efficaci. Nella sua valutazione il gip ha rilevato che le esigenze cautelari negli ultimi tempi si sono rafforzate. Di diverso avviso i legali di Ricucci sul no alla prosecuzione del provvedimento di interdizione. «Sono state riconosciute le nostre ragioni» è stato il primo commento dell'avvocato Grazia Volo, che insieme all'avvocato Corso Bovio difende Ricucci. «Il passare del tempo - ha proseguito il legale e - ha sostanzialmente eliminato l'urgenza». Intanto continua la vicenda della quota del 14,7% di Rcs data in pegno da Ricucci alla Banca popolare italiana in cambio del finanziamento di 850 milioni. L'immobiliarista romano non ha espresso nessuna intenzione sul possibile rientro. Così la partecipazione verrà ricollocata sul mercato tramite uno strumento finanziario per limitare la minusvalenza che ammonta a circa 100 milioni data dalla differenza tra il prezzo di finanziamento (5,235) e il valore di Borsa attuale (4,3). Nell'incontro di ieri, durato un paio di ore, fra il direttore generale di Bpi Divo Gronchi con l'advisor di Ricucci, Ubaldo Livolsi, non sarebbe emersa alcuna reale soluzione alternativa. «È stato un incontro cordiale», si apprende, ma senza proposte concrete. Livolsi peraltro, constatato che la quota andrà in capo a Bpi e avendo terminato il giro di consultazioni, riterrebbe terminato il suo compito di advisor. Quanto a Gronchi, impegnato nell'analisi dettagliata dei conti della banca, metterà al corrente il consiglio di amministrazione nella seduta prevista per oggi. Dopo settimane di schermaglie l'immobiliarista romano, presente nelle trattative sempre solo tramite gli advisor, avrebbe così nella sostanza rinunciato alla quota di Via Rizzoli trovandosi senza un compratore e privo dei mezzi finanziari per riscattare le azioni. Per la Bpi ora resta il problema di come ricollocare la quota. Non è esclusa comunque, fra le ipotesi, quella di un nuovo intervento del Patto che guida Rcs sotto la regia di Mediobanca in forme da definire (buy back o società veicolo).