Le Fondazioni sbloccano
Saranno gestiti da un'apposita cabina di regia e serviranno a rafforzare le cosiddette infrastrutture sociali. E cioè le reti di solidarietà privata che erogano assistenza sul territorio. L'intesa è stata raggiunta, ieri a Roma, tra il presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, e dai portavoce del Forum del terzo settore Edoardo Patriarca e Giampiero Rasimelli, alla presenza del coordinatore della Consulta nazionale del volontariato Luigi Bulleri e del presidente del Coordinamento nazionale dei Centro di servizi per il volontariato (Cst), Marco Granelli. Le risorse che prenderanno la via del Sud, derivano dallo scongelamento di quelle che negli ultimi anni le Fondazioni dovevano per legge devolvere al mondo del non profit. Un lungo contenzioso ne aveva bloccato l'erogazione, ma gli enti avevano continuato ad accantonare il 50% dei fondi ogni anno. L'accordo di ieri rappresenta una sorta di transazione che, di fatto, rimette in circolo le risorse. Queste saranno pari a 323,7 milioni di euro una tantum nel 2006. A cui si aggiungeranno circa 40 milioni ogni anno, 20 dei quali destinati ai Cst e il resto alle organizzazioni di volontariato. Si tratta, però, di quote conferite in qualità di patrimonio e al terzo settore giungerà solo il flusso derivante dagli investimenti. Per vagliare l'attuazione del progetto nasce un comitati misto si riunirà già il prossimo 7 novembre.