Ponte di Messina, maxi sconto di Impregilo
La società di Lina batte Astaldi con un ribasso del 12,3 per cento sulla base d'asta di 4,4 miliardi
Ieri è stato aggiudicato l'appalto da 4,4 miliardi per la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, l'opera-simbolo del programma sulle infrastrutture strategiche del Governo Berlusconi prevista dalla legge Obiettivo del 2001. La posa della prima pietra è prevista per il 2006 mentre l'apertura al traffico avverrà sei anni dopo, nel 2012. Le azioni Impregilo ieri hanno guadagnato lo 0,81% a 3,49 euro. Premiato il miglior offerente. La Commissione giudicatrice, presieduta da Renato Laschena, ha comunicato il nome del vincitore dopo aver aperto in seduta pubblica le buste con le offerte economiche avanzate dai due concorrenti in lizza, Impregilo e Astaldi, alla guida di due cordate composte da big delle costruzioni italiani e stranieri. Impregilo si è aggiudicato l'appalto con un'offerta di 3,88 miliardi, applicando uno maxi-sconto del 12,33 per cento rispetto ai 4,43 miliardi indicati come prezzo a base d'asta (l'importo più elevato tra le gare finora bandite in Italia). Astaldi aveva proposto un ribasso del 2 per cento. Il 15 settembre 2004 la Stretto di Messina spa (gli azionisti di riferimento sono Fintecna, Anas. Rete ferroviaria italiana e le Regioni Calabria e Sicilia) aveva ricevuto cinque offerte per l'appalto del general contractor. Tre i raggruppamenti che hanno ricevuto la lettera di invito al termine della fase di prequalifica, oltre ad Astaldi e Impregilo anche l'austriaca Strabag, che però si è ritirata alcuni mesi dopo. Nella cordata guidata da Impregilo figurano Sacyr S.A., Società Italiana Per Condotte D'Acqua Spa, Cooperativa Muratori & Cementisti-C.M.C. di Ravenna, Ishikawajima-Harima Heavy Industries CO Ltd., ACI. Scpa - Consorzio Stabile. Astaldi, invece, era alla guida di un raggruppamento di imprese formato da Ferrovial Agroman SA, Maire Engineering Spa, Ghella Spa, Vianini Lavori Spa, Grandi Lavori Fincosit Spa. Primo impegno che spetta al general contractor è il progetto definitivo, con la definizione delle opere di accompagnamento e completamento sul territorio. L'amministratore delegato della Stretto di Messina spa, Pietro Ciucci, ha sottolineato che la scelta di Impregilo «è una svolta fondamentale per il progetto che chiude una fase iniziata alla fine degli anni '60». Il cda della società, convocato per oggi, nominerà l'aggiudicatario definitivo. Successivamente, «tra novembre e dicembre», si procederà alla firma del contratto. «Entro la fine del 2005 - ha detto Ciucci - è prevista l'individuazione del project management consultant, del monitore ambientale e del broker assicurativo. Il 2006 sarà l'anno dei lavori». Ciucci ha escluso l'eventualità dell'apertura di un'istruttoria su presunte offerte anomale: «c'è una differenza significativa ma contenuta. L'entità del ribasso non è improprio». Le reazioni. Entusiasta il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi: «Con l'aggiudicazione della gara, finalmente tutti capiranno che non stavamo scherzando quando abbiamo preso l'impegno di realizzare il Ponte sullo Stretto. Il ponte è una grande opera - ha aggiunto Lunardi - che unisce la Sicilia e i suoi sei milioni di abitanti con il continente e per questo ha un valore enorme dal punto di vista sociale, urbanistico e dei trasporti». Piovono critiche, invece, dai Verdi e dalle associazioni ambientaliste. «Si tratta di un immenso spreco di denaro pubblico per soddisfare la megalomania del Governo - afferma il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio - Il ponte sarebbe una rovina ambientale, economica e sociale per le aree interessate». Sulla stessa linea il giudizio di Legambiente che promette di continuare la battaglia per impedirne la realizzazione: «Sarà un'opera inutile, nefasta e piena di contraddizioni», afferma il presidente dell'associazione Roberto Della Seta.