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Per Ricucci il ritorno al comando

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Un errore di procedura annulla la sospensione dalle cariche sociali

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Annullata da ieri pomeriggio fino a quando, già forse martedì prossimo, il gip Clementina Forleo non si pronuncerà di nuovo.Il pasticcio, che in teoria riporta Ricucci alla guida delle sue società, è nato dalla mancata notifica ai legali dell'immobiliarista del rinnovo della richiesta di interdizione avanzata dai pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti. Notifica che avrebbe dovuto avvenire qualche giorno prima del 2 ottobre, data in cui è scaduta la prima misura interdittiva, e che avrebbe permesso di instaurare il contraddittorio davanti al giudice e tutelare il diritto di difesa. Infatti a portare la Procura di Milano a fare retromarcia e a chiedere all'ufficio Gip di dichiarare inefficace la proroga e di rinnovare con notifica la richiesta di sospendere per altri due mesi l'immobiliarista dalle sue cariche, è stato l'appello contro la seconda misura interdittiva presentato nei giorni scorsi al Tribunale del Riesame di Milano dai difensori di Ricucci. Gli avvocati Corso Bovio e Grazia Volo, nel ricorso, citando la giurisprudenza della Corte Costituzionale, hanno chiesto di annullare il provvedimento «per violazione del diritto di difesa in ragione dell'omissione da parte del gip della costituzionè di un contraddittorio con la difesa (...) anche solo cartolare al fine di valutare la rinnovabilità». Contraddittorio obbligatorio «in fase di proroga o rinnovazione della misura». E così ieri, è arrivata d'urgenza una nuova ordinanza, poche pagine stringate, firmata dal gip di turno (Clementina Forleo è fuori Milano da qualche giorno per motivi familiari) che ha accolto la richiesta dei pm e in definitiva la tesi della difesa. In sostanza il rinnovo della sospensione dalle cariche sociali per altri due mesi per l'immobiliarista «era stata originariamente disposta - è scritto nel provvedimento - anche a salvaguardia delle esigenze cautelari», e «doveva essere preceduta dagli adempimenti» voluti dalla legge. Ma «rilevato che nel caso di specie non si è proceduto in questo senso», e che la decisione di rinnovare la misura «deve essere preceduta dal contraddittorio», è stata dichiarata «l'inefficacia» della proroga dell' interdizione, ordinata la notifica della richiesta e dati due giorni di tempo ai legali di Ricucci per 'difendersì. Entro lunedì i due avvocati presenteranno i documenti a discarico dell'immobiliarista.

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