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Unipol vara l'aumento di capitale per Bnl

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Il Cda della compagnia bolognese ha fissato le modalità che permetteranno di lanciare l'Opa

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La decisione è stata presa ieri sera dal Cda della società bolognese. Trattandosi di un aumento offerto in opzione agli attuali azionisti, Unipol ha deciso di applicare uno sconto del 35% rispetto all'ultimo prezzo di Borsa. Il board della compagnia di assicurazioni ha anche determinato il numero di azioni di nuova emissione ed il valore del concambio. Saranno complessivamente 1.394.630.783 i nuovi titoli Unipol (863.037.227 ordinari e 531.593.556 privilegiati) offerti in rapporto di 13 nuove azioni ogni nove titoli già posseduti (sia ordinari sia privilegiati). Via libera anche alla cessione, già in corso di determinazione, di una quota non superiore al 35% del capitale della controllata Aurora ad un prezzo di 21,5 milioni per ogni punto percentuale in vendita della società, fino ad un massimo di 752,5 milioni. I nomi degli acquirenti - ha fatto sapere Unipol in una nota - saranno comunicati ufficialmente «non appena i singoli contratti saranno stati perfezionati». Fissato anche il calendario dell'offerta: la pubblicazione dell'avviso integrativo avverrà il prossimo 8 ottobre, l'inizio del periodo di offerta scatterà il 10 ottobre e l'ultimo giorno di negoziazione dei diritti di opzione sarà il 21 ottobre. Il termine del periodo di offerta e termine ultimo per il pagamento delle azioni sarà il 28 ottobre prossimo. Spagnoli in trincea. Intanto il Banco Bilbao (componente del patto di sindacato che ha governato sin adesso Bnl) ha fatto ricorso al Tar del Lazio contro il via libera dato dalla Consob all'opa di Unipol sulla banca romana, invocando un trattamento discriminatorio nei confronti di alcuni azionisti della banca. Secondo quanto riferito ieri all'Ansa da fonti vicine al dossier, il ricorso al Tribunale amministrativo, partito ieri da Madrid è motivato dal fatto che nell'Opa Unipol - secondo i ricorrenti - «c'è chiaramente un trattamento discriminatorio, per quanto riguarda il prezzo offerto, nei confronti di alcuni azionisti di Bnl». Già in estate il Bbva aveva chiesto alla Consob di imporre a Unipol di allineare il prezzo della propria opa su Via Veneto, fissato a 2,70 euro, alla cifra più alta pagata per rastrellare titoli Bnl nel corso la scalata, pari a 2,952 euro. La Commissione ha approvato il prospetto di Unipol - che aspetta ancora la luce verde di Isvap e Bankitalia - lo scorso 13 settembre. Nel ricorso si fa riferimento al fatto che, in base al prospetto dell'Opa di Unipol, il prezzo massimo sborsato da Unipol, cioè i 2,952 euro chiesto dal Banco Bilbao, è stato pagato «per effetto delle opzioni stipulate con Deutsche Bank, Dresdner Bank e Bayerische Hypo-und Vereinsbank, acquisto effettuato in data 15 luglio». Sulla partita è intervenuto ieri, ancora una volta, il anche presidente di Bnl, Luigi Abete. La Banca d'Italia - ha detto - ha avuto un «comportamento non imparziale» nelle scalate straniere sulle banche italiane. Abete, che ha sostenuto la sua tesi nel corso della trasmissione Omnibus di La7, ha lamentato la mancanza «di trasparenza a vantaggio di alcuni e danno di altri. E il danneggiato è il piccolo risparmiatore. Il mercato serve a tutelare gli interessi di tutti, per gli interessi di alcuni bastano coloro i quali si autorappresentano». La scelta di difendere «l'italianità delle banche è - secondo Abete - una scelta politica sbagliata». Interpellato sulla necessità di eventuali dimissioni del Governatore Antonio Fazio a causa della sua non imparzialità, Abete ha detto che «I rapporti interpersonali ed i ruoli istituzionali sono distinti, ma penso che le scelte individuali riguardino solo le persone e non si debba quindi commentarle nè dare i cosiddetti consigli».

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