Bpi-Ricucci, prove di accordo
Nel frattempo Ricucci ha contestato alla Procura di Milano la proroga della sospensione dalle cariche sociali e ha respinto il richiamo fatto dal Gip nel provvedimento alla vicenda di Via Rizzoli. La Popolare dal canto suo intende mettere ordine nei conti nell'ambito del nuovo corso inaugurato dopo l'uscita di Fiorani, che prevede inoltre un direttore generale esterno la cui nomina sarà affrontata dal consiglio convocato per oggi pomeriggio. Il faccia a faccia fra i rappresentanti di Ricucci e della Popolare avrebbe riguardato la possibilità per l'immobiliarista di estinguere il finanziamento da 730 milioni di euro alla Magiste garantito dai titoli Rcs, azioni valutate a 5,235 euro. Un rimborso che Ricucci punta a dilazionare (il finanziamento scade peraltro a gennaio 2006) in attesa di trovare un eventuale soggetto terzo, magari estero, cui possa girare la quota di Via Rizzoli. L'immobiliarista, riferiscono alcune fonti, avrebbe fatto notare inoltre come almeno una parte dei finanziamenti sarebbe stata utilizzata nell'ambito della vicenda Antonveneta. Un'ulteriore tranche dei prestiti, quella da 100 milioni concessa alla Garlsson finita nel mirino della magistratura e garantita anch'essa da azioni Rcs, è servita per acquistare azioni Antonveneta poi sequestrate dalla Procura di Milano, mentre un'altra è stata impiegata per sottoscrivere l'aumento di capitale di Bpi da 1,5 miliardi (varato per la scalata a Padova) nel quale Ricucci ha incrementato la sua quota al 4,4%. Da parte sua Bpi non vuole riportare una plusvalenza dalla vicenda e punta a evitare di acquisire la partecipazione Rcs. Ma intanto la Popolare si appresta a voltare un'altra pagina rispetto al passato. Il consiglio si riunisce oggi per esaminare la lista dei potenziali candidati alla direzione generale: il favorito dovrebbe essere Pierfrancesco Saviotti, direttore generale di Intesa in uscita a fine 2005. La Bpi attende poi il prossimo sblocco delle azioni in Antonveneta, valutate 2 miliardi e destinate ad Abn. Al riguardo l'iter per il dissequestro sta andando avanti regolarmente, almeno per la quota Bpi. Si attende poi quali saranno le decisioni per le partecipazioni degli altri soci come i fratelli Lonati, Danilo Coppola (che però non ha firmato il contratto con Abn) e Emilio Gnutti. La Gp finanziaria di Gnutti, che starebbe facendo un passo indietro nella cassaforte Hopa, avrebbe inoltre un'esposizione per 120 milioni di euro nei confronti del SanPaolo Imi garantita per il 70% proprio da titoli Antonveneta.