FMI

La visita degli economisti di Washington cade quest'anno proprio in concomitanza con il varo della manovra da parte del governo. A pochi giorni dal loro arrivo in Italia, previsto per il 19 ottobre, gli ispettori, guidati quest'anno da Alessandro Leipold, hanno provveduto a inviare il questionario intorno al quale verteranno le discussioni con le principali istituzioni e gli attori del mondo economico finanziario. Il documento di 17 pagine, contiene oltre 70 domande sulla situazione economica dell'Italia alle quali sono chiamati a rispondere i responsabili della Banca d'Italia, dei principali ministeri - quello dell'Economia in primis -, delle autorità di controllo, dei sindacati oltre che i rappresentati del mondo industriale e di quello bancario. La premessa dello staff del Fmi è che il potenziale di crescita dell'Italia «è molto basso». Una volta chiesti lumi a tutti gli interessati sull'evolversi di questa situazione e sulle politiche promosse per stimolare la crescita nel più lungo periodo, l'interesse del Fondo va inevitabilmente sui temi di finanza pubblica ai quali dedica uno specifico capitolo. I tecnici di Via XX settembre dovranno quindi prepararsi a illustrare «i principali punti della Finanziaria». E dovranno fornire «dettagli sulle prospettive di entrate e di spesa per il prossimo anno, separatamente dalle nuove misure per centrare l'obiettivo di bilancio». Dal lato delle entrate, in particolare, il Fmi chiede spiegazioni sulle principali misure, sulla loro natura, vuole sapere fino a che punto «dovrebbero essere considerate strutturali oppure temporanee». Sul fronte della spesa, invece, la lente è puntata sugli effetti che riusciranno ad avere le misure di contenimento fissate per il 2006, con un occhio anche a quale potrà essere «il meccanismo per contenere la spesa in sussidi al Sud».