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Stop all'interdizione per Fiorani e Gnutti

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Altri due mesi di restrizione, invece, per l'immobiliarista Stefano Ricucci. Fiorani, dopo l'interdizione decisa nei primi giorni di agosto, si è dimesso dalle cariche che aveva all'interno della sua banca. Per Gnutti, probabilmente, è servita l'adozione, nelle società più importanti del suo gruppo, di quei «modelli organizzativi» imposti dalla legge 231 del 2001 per prevenire la commissione di reati. Più complicata rimane la situazione di Ricucci, interdetto per altri due mesi su richiesta dei pm Eugenio Fusco e Giulia Perrotti. Il provvedimento del gip Clementina Forleo analizzerebbe, a quel che si sa, le contraddizioni tra quanto l'immobiliarista ha raccontato davanti ai pm milanesi e quanto invece emerso dalle indagini dei militari della Guardia di Finanza e dagli interrogatori. Una delle contraddizioni nell'interrogatorio (in cui Ricucci, tra l'altro, avrebbe sottolineato l'autonomia nella scelta di investire in Rcs) riguarda la vicenda della bozza del discorso che il patron di Magiste tenne il 30 aprile all'assemblea di Antonveneta e che fu sequestrata nell'ufficio dell'ex ad di Bpi, Gianpiero Fiorani. L'immobiliarista raccontò ai pm di averla dettata al capo della segreteria di Fiorani, mentre attendeva di incontrare l'ex ad. Il capo della segreteria di Fiorani, Rosario Mondani, avrebbe raccontato, invece, un'altra storia: sarebbe stato lo stesso Fiorani a dettare l'appunto, alcuni giorni prima del discorso. Altri aspetti su cui i pm intendono fare chiarezza sono l'assetto societario e le mosse della Garlsson Real Estate che fa capo a Ricucci. In particolare, si fa riferimento a un finanziamento di 100 milioni ricevuti da Bpl Suisse, garantito da Bpi, e servito per finanziare parte degli acquisti di azioni Antonveneta. Nell'ordinanza si richiamerebbe anche la necessità di esplorare i rapporti tra Ricucci, altre persone, e il presidente di Confcommercio Sergio Billè. In ordine anche a un contratto preliminare per l'acquisto di un'immobile destinato a diventare la nuova sede dell'associazione dei commercianti (il contratto non sarebbe stato perfezionato). Billè è già stato sentito nei giorni scorsi in procura a Milano come teste. Uno dei legali di Ricucci, Corso Bovio, si è detto «allibito in quanto sono stati violati principi di equità e logica, dal momento che Ricucci è l'unico indagato a subire ancora l'interdizione».

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