L'Enel anticipa il dividendo 2005

E gli oltre 2,5 milioni di azionisti ringraziano. Uno in particolare, il ministero dell'economia, che assicura alle sua casse un assegno pari a circa 255 milioni. Un ammontare legato alla quota azionaria in mano al dicastero di via XX settembre pari al 21,9% del totale. La cedola, che verrà distribuita ai titolari delle azioni, il 24 novembre prossimo (lo stacco effettivo, però sarà contabilizzato il 21 novembre) è legata alla cessione delle quote azionarie di Terna la società proprietaria della rete di elettrodotti italiani. Il regalo ai titolari di azioni dell'Enel è stato confermato ieri dal consiglio di amministrazione del gruppo guidato da Fulvio Conti. «Tenuto conto del positivo esito della operazione relativa alla cessione del 29,99% del capitale di Terna Spa a Cassa Depositi e Prestiti Spa», il cda dell' Enel - si legge in una nota - «ha determinato in 0,19 euro per azione la misura dell'acconto sul dividendo dell' esercizio 2005». Agli azionisti torna indietro la parte di valore determinata dalle plusvalenze sul titolo Terna. Si tratta, in particolare, di quei guadagni di capitale che il gruppo elettrico ha realizzato con la cessione agli investitori istituzionali del 13,86% del capitale di Terna ad aprile, e di quelli legati alla cessione a Cassa depositi e prestiti spa di una tranche pari al 29,99% della stessa società. Un operazione quest'ultima conclusa lo scorso 15 settembre. «Il dividendo complessivo per l' esercizio 2005 risulta quindi stimabile in almeno 0,61 euro per azione - ricorda infine l' Enel- considerando che all' acconto deliberato oggi (ieri ndr) si prevede venga ad aggiungersi il saldo di almeno 0,42 euro per azione, la cui distribuzione nel giugno 2006 è stata annunciata dall' amministratore delegato Fulvio Conti l' 8 settembre scorso alla comunità finanziaria». Non male per risparmiatori italiani che, in tempi in cui i rendimenti dei Bot e dei Cct superano a mala pena il tasso di inflazione, si trovano in portafoglio un titolo che, se acquistato nell'ultimo collocamento a un valore di 7,07 euro, promette un rendimento annuale vicino all'8,5%. E la politica di alti dividendi, secondo le intenzioni già annunciate dal management, dovrebbe continuare ancora. Almeno fino al 2007. Questo perché una parte dell'incasso ottenuto con la cessione della compagnia telefonica Wind alla Orascom dell'imprenditore egiziano, Naguib Sawiris, (un miliardo di euro) verrà utilizzato per aggiungere al dividendo ordinario di 0,36 centesimi un extra di 7 centesimi, per un totale di 0,42 euro. La distribuzione di flussi consistenti di cassa ai risparmiatori non frena la volontà di Enel di avviare una campagna di acquisizioni. Le risorse ci sono. Circa 15 miliardi di euro, secondo la compagnia elettrica. In parte legati agli incassi con la cessione di Terna e Wind. In parte perché Conti è pronto a far risalire l'indebitamento, sceso da 24 a 12 miliardi di euro con la vendita di Wind.