Antonveneta, slitta l'accordo sulle quote
Manca l'intesa sull'acquisto delle azioni sequestrate a Ricucci e agli altri soci del patto di sindacato
Nonostante la Popolare e gli olandesi avessero pronto per la firma il contratto di vendita, a mettersi di traverso è stato il problema delle partecipazioni dei "concertisti" come Emilio Gnutti, Stefano Ricucci e i fratelli Lonati, che avevano poi siglato con la Bpi un patto di sindacato. L'accordo parasociale siglato a suo tempo da Fiorani e gli altri soggetti colpiti dal concerto era stato concepito per sanare la situazione denunciata dalla Consob e prevedeva un sistema di opzioni put a favore dei concertisti. Bpi, dal canto suo, si riservava il compito di lanciare la doppia offerta su Antonveneta. Dopo l'intervento della magistratura e il sequestro delle partecipazioni (40% del capitale di Padova di cui un 10% circa dei concertisti) però, la situazione è cambiata radicalmente e la Popolare, che vuole ormai uscire rapidamente dalla partita, si è trovata di fronte alle difficoltà di sciogliere l'accordo parasociale e onorare gli impegni presi. Un nodo non risolto nemmeno dalla decisione di Abn di rilevare subito anche le loro quote, pagando in contanti, sempre al prezzo di 26,5 euro. Sui concertisti pesano infatti i timori di un sequestro da parte della magistratura delle plusvalenze realizzate dopo la vendita delle quote. Gli inquirenti ipotizzano, infatti, finanziamenti della stessa Popolare dietro gli acquisti di azioni nei mesi scorsi. Inoltre la nuova gestione della Bpi potrebbe decidere una stretta sui crediti e chiedere il rientro dei finanziamenti concessi da Fiorani, con pesanti conseguenze su tali soggetti. Una serie di problemi, dunque, che i legali non sono riusciti a risolvere, tanto che il consiglio della Bpi che aveva indicato nella data di ieri 21 settembre il termine per formalizzare l'accordo, si riunirà oggi. Presumibilmente per estendere tale scadenza, ma anche per dare nuovi segnali di discontinuità alla magistratura. Il cda è intenzionato infatti a nominare un direttore generale esterno di rilievo e anche a fare qualche cambiamento nei piani alti del management. L'accordo, una volta firmato, dovrà ottenere il via libera da parte delle autorità di vigilanza (Banca d'Italia e Consob) che dovranno anche revocare le due offerte, ora sospese, della Bpi. Con un accordo siglato e il benestare delle autorithy, i magistrati di Milano dovrebbero quindi procedere a sbloccare le azioni Antonveneta. Abn, comunque, vuole stringere i tempi per poter prendere il prima possibile il controllo dell'istituto padovano. Dopo aver rilevato le quote e con in mano il 70% del capitale, gli olandesi dovranno infatti lanciare un'opa sul flottante allo stesso prezzo di 26,5 euro,.